Il porro di Cervere entra nei menu delle mense ospedaliere fornite da Amos. La convenzione per la fornitura del pregiato prodotto è stata sottoscritta venerdì scorso a Fossano tra Amos, la società consortile che opera a favore delle Aziende sanitarie del Sud Piemonte, e il Consorzio per la tutela e la valorizzazione del Porro Cervere.
A sigillare l’accordo nella sede dell’azienda fossanese le firme di Giorgio Bergesio, presidente del Consorzio, e di Oddone De Siebert, amministratore unico di Amos. Presenti Paolo Odello direttore dell’ente consortile di Cervere, Livio Tranchida direttore generale Amos, Daniele Caldera responsabile operativo della ristorazione.
“Con questa convenzione - ha sottolineato l’amministratore unico De Siebert - aggiungiamo un prodotto di qualità nella nostra cucina. Negli ultimi anni Amos ha rafforzato la propria capacità di creare valore pubblico attraverso i progetti ‘Cucina e territorio’ portando in cucina carni rosse di razza Piemontese, formaggi Dop come Raschera, Grana Padano, prosciutto cotto di Parma… Materie prime alimentari eccellenti, privilegiando, ove possibile, la filiera corta: il nostro ‘km Piemonte'”.
“Il cibo rappresenta il 30 per cento del nostro Pil - ha detto Giorgio Maria Bergesio - e la nostra Provincia fa la parte da leone soprattutto per le tipicità. Le qualità del nostro porro di Cervere erano già famose nell’epoca romana perché curativo e adatto alle diete essendo un cibo leggero, buono e salutare”.
I servizi di ristorazione Amos erogano all’anno complessivamente oltre 2.500.000 pasti a favore di degenti e utenti delle aziende ospedaliere di: Santa Croce e Carle di Cuneo, ospedale di Ceva, ospedale di Saluzzo, azienda ospedaliera di Alessandria e ospedale Cardinal Massaia di Asti. La convenzione prevede una fornitura mensile di circa 500 chilogrammi di porri di Cervere (circa 3.000 porri) per i menu invernali.
Articolo su la Fedeltà di mercoledì 13 ottobre