Lo si dice da sempre: Fossano occupa una posizione strategica all’interno della provincia e del basso Piemonte. Una collocazione geografica disegnata su misura per ricoprire un ruolo baricentrico nella logistica e nello smistamento merci. Senonché, anche questa ormai è vox populi, è sempre stata penalizzata da un’infrastrutturazione viaria molto deficitaria, tagliata fuori dal percorso dell’Asti-Cuneo, sfiorata appena dalla Torino-Savona (con il casello decentrato nell’Oltrestura) e “irrorata”, per il resto, da arterie stradali sottodimensionate o già ipersfruttate. Come se non bastasse, il crollo di un viadotto, nel 2017, ha reso inservibile ai mezzi pesanti anche la tangenziale, la nostra principale risorsa stradale.
Proprio in questo contesto apparentemente molto sfavorevole, tuttavia, sembra aver trovato compimento quell’antica, e mai sbocciata, vocazione logistica, in forza di una duplice mossa che potrebbe cambiare il destino della città: dapprima l’acquisto da parte di Lannutti dell’ex sito Michelin (al momento, ancora in attesa di utilizzo) e poi l’insediamento annunciato di Conad-Caredio Group in via Villafalletto-via Ceresolia.
Ma come farà la città a sostenere con la sua viabilità questi nuovi ingombranti ospiti?
Servizio su "la Fedeltà" di mercoledì 13 ottobre