Dal prossimo anno il Comune di Centallo pagherà 39 mila euro in più per usufruire dei servizi del Consorzio socio-assistenziale (Csac). E nel 2023 la quota continuerà a salire, per raggiungere i 52 mila euro. L’ultimo step sarà nel 2024 quando si assesterà sui 65 mila euro in più. L’aumento è il frutto del voto dell’assemblea dei sindaci, nella riunione di giovedì 7 ottobre. All’ordine del giorno il riequilibrio delle quote a carico dei 54 Comuni del Consorzio, figlie di adesioni avvenute in tempi differenti, che ha comportato qualche riduzione (in particolare tra i Comuni di montagna) e diversi aumenti. I più consistenti hanno riguardato proprio i Comuni della pianura, tra cui Centallo, che passerà da 19,5 a 29 euro annui pro-capite, ovvero da un esborso che attualmente è di 134 mila a un altro di circa 200 mila euro.
L’esito ha sancito la fine di un braccio di ferro durato mesi, contrassegnato da un lungo, e alla fine infruttuoso, confronto tra le parti. Amareggiato Antonio Panero, vice-sindaco di Centallo con delega al sociale, che ha votato contro.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 13 ottobre