“Abbiamo dovuto dire tantissimi no, anche a persone provenienti da fuori città. Non ci aspettavamo una richiesta così alta”. Aurelio Rinaudo, direttore delle tre farmacie municipali, esprime un sentimento condiviso da tutti i suoi colleghi di Fossano. L’impennata di tamponi per il Green pass sta mettendo a dura prova la loro capacità di far fronte ad una richiesta che è stata probabilmente sottostimata.
A Torino, un caso fra i tanti, è stato necessario chiamare la Polizia per regolare la fila di 200 persone in coda davanti alla farmacia di piazza Madama Cristina, nonostante l’obbligo di prenotazione. “In provincia di Cuneo - spiega Massimo Mana, presidente provinciale dell’Associazione titolari di farmacia - è ancora andata bene. Quel che ci preoccupa, semmai, è il futuro. Il timore, infatti, è che si debba continuare così per mesi”.
Salvo colpi di scena, infatti, questa condizione è destinata a proseguire (almeno) fino a fine anno, a colpi di tre tamponi a settimana (vista la durata di 48 ore) per garantire a chi non è vaccinato, e non appartiene alla schiera dei guariti dal Covid da meno di sei mesi, la possibilità di accedere al posto di lavoro.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 20 ottobre