Settimana sociale, un laboratorio di idee e proposte sul pianeta che speriamo

Mille delegati da tutt’Italia; la diocesi di Fossano partecipa con due giovani accompagnati da don Flavio Luciano

Settimana Sociale Taranto

Oggi pomeriggio (21 ottobre) si apre la 49ª Settimana sociale dei Cattolici italiani che quest’anno ha come tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. All’evento, che prevede un fitto calendario di appuntamenti con tavole rotonde e dibattiti, parteciperanno esperti, esponenti del mondo politico, ecclesiale, civile e culturale che dialogheranno e, insieme, individueranno piste di azione per avviare una transizione ispirata dalla prospettiva dell’ecologia integrale. Sabato 23 è previsto, tra gli altri, l’intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi. 

Nel solco tracciato dalla Laudato si’ e dalla Fratelli tutti di Papa Francesco, la Chiesa in Italia offre quindi il proprio contributo per la creazione di un nuovo modello di sviluppo di cui il mondo ha urgente bisogno. Un percorso di riflessione e azione che mette al centro ambiente, lavoro e futuro, nella consapevolezza che “non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale”. “Il nostro cammino - sottolinea monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico della Settimana sociale - è volto alla ricerca di risposte adeguate alle grandi sfide del nostro tempo: tutti siamo invitati a riflettere sul ‘Pianeta che speriamo’ con uno sguardo che sia in grado di tenere insieme ambiente e lavoro, senza dimenticarci che tutto è connesso”.

Grande spazio sarà dedicato ai giovani che “non saranno delle comparse, ma veri protagonisti” precisa monsignor Santoro. La diocesi di Fossano porta il suo contributo con due giovani delegati: Giacomo Vissio, imprenditore, e Ottavia Bima, neo laureata in Economia. “Partiamo con due pulmini - spiega don Flavio Luciano, direttore regionale e diocesano della Pastorale del lavoro - insieme ai delegati di Cuneo, Saluzzo, Susa e Biella. Ci siamo preparati partecipando a vari incontri organizzati sul territorio. Andiamo a Taranto consapevoli della responsabilità, al ritorno, di condividere l’esperienza con le comunità e portare avanti quei percorsi che saranno tracciati nella Settimana sociale, che è stata inserita dai vescovi come momento forte nel cammino sinodale della Chiesa italiana. Saremo più di mille e la maggioranza sarà composta da giovani”.

I delegati piemontesi sono 62
La squadra piemontese a Taranto è di circa 62 delegati in rappresentanza di tutte le diocesi, con 6 vescovi (Arnolfo di Vercelli,  Brambilla di Novara, Brunetti di Alba, Prastaro di Asti, Miragoli di Mondovì, Gallese di Alessandria). La maggioranza sono giovani ed è presente almeno una donna per diocesi. “Il nostro percorso di formazione e preparazione  - spiega don Flavio Luciano, delegato regionale per la Pastorale sociale e del lavoro - è stato scandito dal seminario di Padova animato dai responsabili regionali dell’ufficio Psl. Durante questo percorso abbiamo realizzato due incontri regionali online. Il primo a giugno con Antonio Sansone e Annalisa Magone, sul tema del Seminario di Padova che loro due hanno contribuito a realizzare, facendo parte degli esperti piemontesi. Il secondo, a settembre, con tutti i delegati piemontesi per Taranto. Ci siamo conosciuti e abbiamo condiviso cosa stavamo facendo per prepararci sui territori”.
Dopo Taranto i rappresentanti delle diverse diocesi si ritroveranno per  una mattinata di condivisione e di programmazione regionale il 13 novembre a  Villa Lascaris di Pianezza.