Un verso di Ermal Meta sullo schienale e, sulla seduta, una rosa; la dedica a Sonia Lattari, vittima di femminicidio che per alcuni anni abitò nel paese. Si presenta così la panchina rossa di Bene Vagienna, inaugurata oggi (venerdì 22 ottobre). L’installazione è stata presentata al pubblico in una sede temporanea, davanti al campanile della chiesa parrocchiale in piazza Botero: quella definitiva è davanti al Palazzo comunale, dove via Roma s’immette nella stessa piazza Botero.
L’iniziativa si deve al Coordinamento di genere della Federazione nazionale pensionati della Cisl cuneese, nell’ambito del progetto “Una panchina al mese perché un giorno solo non basta” dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne. Il Comune di Bene Vagienna ha accolto con entusiasmo la proposta di collocare una di queste installazioni, divenute un simbolo contro il femminicidio: "Ci pensavo da tempo", ha spiegato la vice-sindaco Rosaria Dogliani. Quando poi si è appreso dell'omicidio di Sonia nel Cosentino, dove la donna si era infine trasferita con la famiglia, si è deciso di dedicare a lei la panchina rossa.
Durante la presentazione, sono intervenuti rappresentanti del consorzio Monviso solidale e dei Carabinieri. Erano inoltre presenti ragazze e ragazzi della scuola media locale, coinvolti in un breve spettacolo sempre sulla lotta alla violenza di genere.
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