Non c’è più la Ragio di una volta! Un anno senza AFM per partire con il ragioniere del futuro

Nell’anno in corso tutti i preiscritti ai corsi dell’ex Tesauro sono convogliati in una prima a indirizzo Turistico

Ragioneria

A Fossano la “Ragio” è una delle scuole storiche, quelle che hanno scandito le vite di centinaia di persone nel corso del tempo. C’era lo Scientifico, il liceo Ancina, l’Itis, i corsi professionali dei Salesiani, quelli per Segretarie d’Azienda e la Ragio. Negli anni i corsi si sono moltiplicati con indirizzi capaci di incontrare i desideri di aziende e studenti. Apertura verso le lingue, le nuove tecnologie, la psicologia e la pedagogia, il turismo. L’orientamento scolastico per i giovani che si apprestano ad affrontare le scuole superiori è un ricco menu di scelte, conoscenze, opportunità.
Lo scorso anno per gli studenti italiani l’orientamento è stato perlopiù virtuale. Visioni a 360° delle scuole attraverso dei video, incontri a distanza con studenti e docenti, visite a piccoli gruppi ad aule e laboratori: ogni istituto ha messo in campo risorse pratiche e intellettuali per consentire agli studenti a cavallo tra la terza media e la prima superiore di muoversi nella giungla dell’orientamento.
Una delle scuole che hanno mutato fisionomia, e sono mutate nei numeri, è la ragioneria fossanese, quello che oggi si chiama corso in Amministrazione, Finanza e Marketing. Lo scorso anno sono scese le preiscrizioni e i numeri non sono stati sufficienti a far partire sia una classe di Afm che una a indirizzo Turistico, l’altro indirizzo della vecchia ragioneria.
Per i nati nel 2007 quindi non c’è una prima Afm, ma interpellando il dirigente Paolo Cortese e la referente Antonella Demarchi quella che può sembrare la fine di un’epoca rappresenta forse di più l’inizio di una nuova stagione.
Il 7 maggio scorso l’IIS “Vallauri” ha ospitato un convegno dal titolo “Il Ragioniere 4.0, un futuro tra economia globale e locale” con la partecipazione di illustri personaggi del mondo del lavoro tra cui il fossanese Alberto Balocco, amministratore delegato dell’omonima azienda dolciaria.
E proprio Ragioniere 4.0 sembra la direzione verso la quale sia la scuola sia il mercato stanno puntando.
Dal confronto con le aziende presenti era infatti emerso che, per quanto fosse e continui ad essere difficile fare previsioni soprattutto in tempo di pandemia, la figura professionale del ragioniere avrà sempre in campo lavorativo un ruolo importante: “Quello che era emerso – ci spiegano – è che le aziende sono in continua ricerca di ragionieri. Competenze economiche, finanziarie, fiscale e gestionali sono quanto mai attuali. Tra i diplomati dello scorso anno quelli che non hanno proseguito gli studi sono già tutti impiegati in aziende del territorio. Alcuni lavorano e al contempo proseguono con gli studi. Si tratta di un indirizzo che apre a molte strade anche a livello di studi successivi”.
A conferma di quanto sostenuto dalla dirigenza del Vallauri arriva uno studio realizzato da Unioncamere e dall’ANPAL e condotto attraverso Il Sistema Informativo Excelsior, uno tra le maggiori fonti disponibili in Italia sui temi del mercato del lavoro, capace di fornire previsioni sul fabbisogno occupazionale, a medio termine, tramite un modello econometrico multisettoriale. Considerato l’attuale contesto socio-economico caratterizzato da almeno tre grandi transizioni già in atto e in sinergia tra loro (la transizione digitale, la transizione ambientale e la transizione demografica), lo studio colloca tra i principali indirizzi di studio di livello secondario o post-secondario che saranno richiesti nel prossimo quinquennio, l’indirizzo amministrativo, con una stima compresa tra 75mila e 84mila diplomati all’anno a fronte di un’offerta che si aggira intorno ai 48.000 diplomati riscontrando, dunque, un fabbisogno superiore all’offerta, in particolare per l’indirizzo amministrativo- marketing.
“Non potendo avviare due classi prime è stato dato avvio a una prima a indirizzo turistico – ha detto la professoressa Demarchi -, una classe numerosa. Il biennio dei due indirizzi è comune e puntiamo a dividere le classi con l’inizio del triennio”.
È finita, dunque, l’era della vecchia “Ragio” e sta partendo quella della Ragioneria 4.0.