La programmazione ordinaria è ripartita a fine agosto. Martedì scorso ha preso inizio la rassegna quindicinale di film in lingua originale. Mercoledì 27 ottobre tornerà anche il cineforum, 30 titoli che accompagneranno gli spettatori fino a giugno 2022. Sono i primi segnali concreti di ripartenza per il cinema a Fossano, dopo 500 giorni di chiusura. Ma per il teatro bisogna ancora attendere. Gaetano Renda, titolare di Slow cinema, concessionario dei “Portici”, esclude infatti che il sipario possa aprirsi già nel 2021. “Di qui a Natale no di sicuro” ci dice. Vale per le rassegne organizzate dal gestore e anche per quelle esterne. “Oggi - aggiunge - la nostra preoccupazione maggiore è tornare a una normalità gestibile, senza più interruzioni”.
Nonostante l’ultimo decreto abbia riportato, anche per gli spettacoli teatrali, la capienza al 100%, l’apertura non sarà immediata. “Serve il tempo necessario per elaborare progetti a lunga scadenza, dal momento che la pandemia ha cambiato il rapporto con il pubblico, ha alimentato diffidenze e occorre lavorare per ricostruirlo, su nuove basi, trovando le giuste contromisure per riportare la cultura fuori dal tinello di casa - afferma -. Noi ci crediamo, siamo da sempre costruttori di comunità, io dal 1976. E siamo consapevoli del valore per Fossano di un centro di distribuzione culturale come i Portici. Ma ci vuole un progetto nuovo”.
Renda non lo dice espressamente, ma il nodo riguarda anche le garanzie economiche. La concessione con il Comune era arrivata a scadenza decennale nell’estate del 2020. Ma per l’emergenza pandemia è stata prorogata al 2021. Ora è in ballo una nuova proroga, ad agosto 2022, all’indomani della quale verrà indetto il nuovo bando. Anche l’attuale concessionario, ovviamente, potrà partecipare, ma conta di arrivarci riducendo al minimo i rischi e ripartendo gli investimenti necessari alla ripartenza.
In attesa c’è anche la Corte dei folli, la compagnia teatrale che negli ultimi anni ha contribuito fattivamente all’allestimento delle stagioni teatrali e che ha in serbo ancora quattro spettacoli da recuperare dall’inverno 2020, che avrebbe voluto riproporre nei martedì di ottobre, per poi scivolare con il “Folle d’oro” alla primavera 2022. “Avevamo protocollato la richiesta a giugno - afferma il direttore artistico Pinuccio Bellone -. L’abbiamo rimandata a settembre, al Comune e al gestore, dopo l’apertura del cinema. Ci è stato risposto di attendere. Ora ci dite che non se ne parla fino a Natale. Non riusciamo a capirne le motivazioni”. Se verrà confermata - aggiunge - “faremo quel che possiamo ai Battuti bianchi - che ha 99 posti contro i 150 abbonati ai quattro spettacoli della rassegna, ndr - o fuori Fossano, al teatro civico «Bonavia» di Genola”.
Per Ivana Tolardo, assessore alla Cultura, tuttavia, è presto per dire che la stagione teatrale sia preclusa fino a fine anno. “È il gestore a dover dare la disponibilità delle sale - dice -, ma mai dire mai. Ascolterò le sue ragioni, cercherò di mediare. Con Slow cinema c’è un rapporto di collaborazione. E proverò a persuaderlo, nell’interesse degli spettatori”. L’assessore mostra fiducia anche sul futuro della multisala: “L’Amministrazione vuole valorizzare i Portici - conclude -. E si sta muovendo di conseguenza con interventi per l’immediato e altri per il futuro, da condividere con il gestore, con cui stiamo ragionando su tutto, fino al nuovo bando”.
Su "la Fedeltà" di mercoledì 20 ottobre