Porro d’oro 2021 a Giorgio Maria Bergesio

Un premio per i 25 anni della nascita del Consorzio per la valorizzazione e tutela del porro Cervere

Giorgio Bergesio all'inaugurazione della Fiera edizione 1996

La 42esima edizione della Fiera del porro Cervere che sarà inaugurata sabato 13 novembre alle 10,30 in piazza San Sebastiano è soprattutto la celebrazione del 25esimo anniversario della fondazione del Consorzio per la valorizzazione e la tutela del porro Cervere.

Il Consorzio, i suoi produttori e il suo presidente saranno i protagonisti veri e assoluti di questa Fiera che premia con la consegna del porro d’oro Giorgio Maria Bergesio nella doppia veste di attuale presidente del Consorzio per la valorizzazione del porro Cervere e di sindaco ai tempi in cui il Consorzio vide la luce. Bergesio ne è stato ispiratore ai tempi della fondazione e ne è presidente oggi, in un ideale filo conduttore che unisce la scommessa di allora e i risultati odierni. Questa storia ha infatti un baricentro preciso: quello dell’11 novembre 1996, giorno in cui dal notaio Saroldi si costituiva ufficialmente il Consorzio. Attori furono i ventuno soci produttori, il Comune di Cervere, la Provincia di Cuneo e la Camera di commercio. L’obiettivo: salvare dall’estinzione il porro di Cervere, ortaggio prelibato, la cui produzione avviene fin dal 1895 partendo da un seme che deriva da una locale selezione massale, tradizionalmente conosciuta e denominata “Cervere”, della varietà “porro lungo d’inverno” che trova nei terreni di Cervere le condizioni ottimali per un prodotto di alta qualità. I fondatori con la nascita del Consorzio puntavano alla valorizzazione e tutela di quello che è diventato un vero e proprio marchio. L’unione delle forze prima, la registrazione della varietà “Porro Cervere” poi, i successi della Fiera infine rappresentano, oggi, per questo ortaggio una solida realtà che nasce dalla capacità dei produttori di unire le forze ed esprimere così i forti connotati identitari e di eccellenza di questo prodotto. Il Consorzio, nel 1997, si dotava di un marchio e di un regolamento di gestione per valorizzare il prodotto; successivamente adottava un disciplinare di produzione recentemente integrato per adeguarlo alle esigenze del sistema Agriqualità Piemonte. La produzione viene presentata sui mercati con il marchio apposto su ogni fascio. L’etichetta, che può essere utilizzata una sola volta, è numerata progressivamente e, dal 2005, è stata arricchita con le seguenti informazioni: anno di produzione, dati del produttore (cognome e nome, indirizzo e recapito telefonico). Nel 2012, l’etichetta è stata ulteriormente integrata con i dati catastali dell’area di produzione di ogni singolo fascio di porri per assicurare una completa tracciabilità. Il marchio garantisce la qualità del prodotto intesa come rispetto delle procedure di coltivazione e confezionamento contenute nel disciplinare di produzione approvato dall’assemblea dei soci e dalla Regione Piemonte. Ogni anno il Consorzio, attraverso l’Agenzia 4A della Coldiretti effettua controlli in pieno campo, fornisce indicazioni per la lotta integrata ai parassiti della pianta, effettua verifiche sul prodotto finale, al fine di certificare il rispetto della procedura e garantire così qualità e salubrità del prodotto in vendita. I consumatori che desiderassero segnalare anomalie o formulare reclami sul prodotto in vendita possono farlo al Consorzio indicando sempre il numero del marchio riportato sulla fascetta. Un altro passo importante avvenne nel 2010 quando con decreto del ministero delle Politiche agricole e comunitarie sulla Gazzetta ufficiale fu pubblicata l’iscrizione della varietà di porro «Di Cervere» al relativo registro nazionale delle varietà da conservazione. Il porro di Cervere ha ottenuto così una individuazione varietale propria. “L’11 novembre 1996 nasceva, ad opera di ventuno soci produttori, Comune di Cervere, Provincia di Cuneo e Camera di commercio, il Consorzio per la tutela e valorizzazione del porro Cervere dando concretezza ad un’idea che da anni era nell’aria e di cui si sentiva la necessità - dice il presidente Giorgio Bergesio -. Da allora per il porro sono stati anni di ininterrotta crescita sia nella produzione che nel gradimento dei consumatori. La compagine sociale conta oggi trentanove soci produttori a cui si sono aggiunte due attività di trasformazione del prodotto. Oggi siamo in grado di proporre il nostro prodotto in molte parti d’Italia grazie anche ai preziosi accordi con la grande distribuzione organizzata”. “Inevitabilmente - sottolinea Bergesio -, in questo 25° anniversario, il pensiero va ai produttori che in questi anni ci hanno lasciato ma anche a quanti hanno creduto in noi, permettendoci di far arrivare il porro Cervere nei punti vendita dell’intera Penisola, a quanti ci hanno sostenuto economicamente ma, soprattutto a quanti tutti gli anni tornano a Cervere per degustare e acquistare il nostro prelibato ortaggio, visitare la valle dei porri usufruendo del servizio navetta, manifestare interesse per il grande lavoro che ogni giorno i nostri produttori svolgono con umiltà e dedizione per garantire l’alta qualità e genuinità del nostro porro”. Il Consorzio conta attualmente 39 soci produttori, 2 soci trasformatori del prodotto e 2 soci istituzionali (Provincia di Cuneo e Comune di Cervere). Dal 2005 opera in sinergia con la grande distribuzione, arrivando a distribuire circa 500.000 kg di porri in 16 anni. Una storia di successo che non tradisce le proprie radici, che mantiene vivo il legame indissolubile con le proprie tradizioni, ma che ha saputo evolversi in un processo continuo di organizzazione, ricerca e investimento.