La bellezza e la fatica del “Camminare Insieme” 50 anni dopo

L’8 dicembre 1971, il card. Michele Pellegrino firmava la famosa Lettera pastorale

Il cardinal Michele Pellegrino

L’8 dicembre 1971 il card. Michele Pellegrino firmava la Lettera pastorale «Camminare insieme», manifesto del suo programma episcopale in cui aiutava la diocesi di Torino a riscoprire la missione evangelizzatrice nei valori cristiani di “povertà, fraternità, libertà” e la “scelta preferenziale dei poveri” che egli da tempo ha compiuto e che il Concilio gli chiede di attuare a livello diocesano in modo concreto”.
La Lettera suscitò notevoli aspettative e discussioni che superarono rapidamente i confini della diocesi torinese. Il metodo e i contenuti (profondamente pervasi dallo spirito del Concilio Vaticano II) per certi versi anticipano la Chiesa testimoniata da Papa Francesco e offrono spunti e riflessioni di grande attualità per l'oggi.

Il card. Pellegrino era nato il 25 aprile del 1903 a Roata Chiusani (Centallo). Ordinato sacerdote nel 1925, negli anni successivi conseguì le lauree in teologia e filosofia e nel 1941 divenne titolare della cattedra di Letteratura Cristiana Antica dell'Università degli Studi di Torino. Ordinato vescovo dal 1965 e nominato cardinale dal 1967, fu arcivescovo di Torino dal 1965 al 1977. Morì il 10 ottobre 1986 all'età di 83 anni.
Del “Bambino di Roata che diventò cardinale” ha tracciato un appassionato profilo il nostro collaboratore Gianpiero Pettiti dedicandogli tre puntate della rubrica “La santità della porta accanto”.

Su La Fedeltà due approfondimenti curati da due torinesi, il giornalista Marco Bonatti ed Ernesto Olivero, fondatore del Sermig.