Rispunta il “nodo Fondazione Fossano Musica”

Il Consiglio approva il bilancio consolidato con due mesi di ritardo. Il motivo: la necessità di riadeguare i conti della Scuola di musica secondo l’anno solare. Sullo sfondo, il braccio di ferro sulla natura giuridica dell’Ente

Fondazione Fossano Musica

La Fondazione Fossano musica gode di buona salute e di ottima reputazione, con i suoi oltre mille allievi e una ricchissima stagione concertistica. Ma sul suo capo pesa una questione giuridico-formale che rischia di minare il rapporto di fiducia tra Comune (che detiene il 60% delle quote) e Fondazione Crf (che si fa carico del restante 40%). La questione è sempre la stessa. Ovvero se, e fino a che punto, Ffm debba sottostare alle regole degli Enti pubblici, modificando l’impostazione che dalla sua costituzione, nel 2011, le hanno dato i suoi due soci conferendo nuovo slancio e una modalità di gestione privatistica al vecchio Istituto Baravalle.

Il nodo, affiorato nel 2019 in seguito alle valutazioni di Anac sull’applicabilità a Ffm della legge Severino, è riemerso nel Consiglio comunale di lunedì 29 novembre riportando alla luce le diverse valutazioni dei due soci, già scontratesi nell’estate del 2020 quando il Comune bocciò la proposta di modifica dello Statuto avanzata dal Cda di Ffm che avrebbe sottratto l’Ente dal “perimetro di controllo e bilancio” del Comune.

“Galeotta”, questa volta, è stata l’approvazione del bilancio consolidato, cioè del rendiconto aggregato di tutti gli Enti e le Società controllate o partecipate del Comune, posticipata di due mesi per dare tempo a un consulente nominato dall’Amministrazione Tallone di riclassificare secondo il calendario dell’anno solare - 1° gennaio, 31 dicembre - i numeri del bilancio Ffm che come tutte le scuole tiene i conti dal 1° ottobre al 30 settembre.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 8 dicembre