Il ritardo accumulato al 13 dicembre aveva superato gli 81 giorni e l’impresa appaltatrice si era ormai arenata con l’ultima parte dei lavori. E così l’Amministrazione comunale ha optato per la risoluzione del contratto “per grave inadempimento”. È la seconda volta che accade allo sfortunatissimo cantiere di piazza Vittorio Veneto.
La beffa è che i lavori erano ormai in dirittura d’arrivo. All’appello, infatti, mancano soltanto le panchine e gli arredi, gli impianti di irrigazione per le fioriere e una parte della documentazione burocratica, dal momento che il verde e il pergolato, fuori appalto, sarebbero stati di competenza del Comune. Resta, tuttavia, l’ostacolo più grande: rimettere mano all’impermeabilizzazione con gli accorgimenti necessari per evitare le infiltrazioni d'acqua che si sono ancora ripetute nel mese di novembre. Un intervento che avrebbe dovuto (dovrà) ricomprendere anche la parte fuori appalto che dà sulla balconata.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 5 gennaio