La vecchia chiesa del Salice è tornata “a riveder le stelle”

Lavori completati. Ora si tratta di valutare la destinazione d'uso. Vale ancora l’ipotesi del polo d’arte contemporanea?

Non ci sono più recinzioni o ponteggi a proteggere le antiche mura. Restano alcuni adempimenti burocratici e un paio di interventi integrativi, da concordare con la Soprintendenza, che consentiranno di valorizzare l’altare della famiglia Boetto e i frammenti pittorici. Ma già ora si può dire, con il Poeta, che la vecchia chiesa di Santa Maria del Salice è “tornata a riveder le stelle”. Per i fossanesi dell’altro secolo - in particolar modo per coloro che ricordano il crollo del tetto del 29 aprile 1974 - è già un piccolo miracolo. Pochi infatti, a quel tempo, avrebbero creduto nel recupero di quello che era diventato un angolo degradato di Fossano.

Salice Vecchio Interno Foto Costanza Bono
Foto Costanza Bono

Sul fronte del futuro utilizzo, tuttavia, non ci sono ancora novità. L'idea era quella di farne il fulcro di un Polo museale di arte contemporanea con le opere della collezione "La Gaia" della famiglia di Matteo Viglietta. Ma quell'ipotesi - sostenuta da una scrittura privata con il Comune e da un Accordo con la Regione che ha consentito di effettuare gli ultimi lavori - è tuttora "congelata".

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 26 gennaio

Salice Vecchio Interno Foto Costanza Bono
Foto Costanza Bono