Ci sono voluti otto scrutini per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. È Sergio Mattarella, il presidente uscente, eletto con un plebiscito di voti, ben 759, secondo soltanto a Sandro Pertini (832). Arrivano da tutto il perimetro dell'attuale maggioranza di Governo, che va dalla Lega al Movimento 5 Stelle, passando per Leu, il Pd, Italia Viva, Forza Italia e altre forze minori: una compagine eterogenea che, dopo diverse schermaglie e tanti nomi "bruciati" in fase di trattativa, ha convenuto che la conferma di Mattarella al Quirinale fosse l'unica carta per tenere in piedi l'esecutivo Draghi. La scelta, giunta al termine di una settimana concitata (la prima "chiama" è stata lunedì 24 gennaio), conferma una figura molto amata e stimata, ma rappresenta anche un forte segnale di crisi del sistema politico italiano, che già nove anni fa aveva richiesto un bis (in quel caso fu soltanto di due anni) all'allora presidente Giorgio Napolitano.
Mattarella-bis al Quirinale
Plebiscito di voti all'ottavo scrutinio. Lo ha votato tutta la maggioranza di Governo