Il bollettino dell'Unità di crisi della Regione di sabato 29 gennaio conferma la leggera discesa, in corso da qualche giorno, del numero di ricoveri ordinari e in terapia intensiva dei pazienti Covid negli ospedali piemontesi. Oggi i posti letto occupati nelle terapie intensive sono 121 (-11 rispetto a ieri, -23 rispetto a martedì 25 gennaio), quelli non in terapia intensiva sono 2.079 (-31 rispetto a ieri, -36 rispetto a martedì 25 gennaio).
In giornata si sono contati 9.568 nuovi casi positivi, pari al 10,5% dei tamponi eseguiti. Ancora alti i decessi: 26 in Piemonte nella giornata di oggi, 12.572 in totale dall'inizio della pandemia; nessuno in provincia di Cuneo, 1.553 dall'inizio della pandemia.
I pazienti guariti diventano complessivamente 701.975 (+15.224 rispetto a ieri)
Sono invece 42.915 le persone che oggi hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 3.470 è stata somministrata la prima dose, a 4489 la seconda, a 34.956 la terza. Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 9.180.193 dosi, di cui 3.193.862 come seconde e 2.436.299 come terze.
Nella settimana dal 22 al 28 gennaio, i casi positivi sono stati l’1,2% tra i vaccinati con il ciclo primario completo (oltre 3,4 milioni di persone con la doppia dose o il monodose nel caso di chi ha ricevuto Johnson&Johnson). Una percentuale che quadruplica e sale a circa il 5% tra coloro che non si sono ancora vaccinati o che solo di recente hanno fatto la prima dose (779 mila persone sull’intera popolazione piemontese con più di 5 anni d’età attualmente vaccinabile).
I ricoveri in terapia intensiva sono stati 13 su 100 mila tra i non vaccinati e 1 su 100 mila tra i vaccinati. La mortalità nell’ultima settimana ha riguardato persone con più di 40 anni e i decessi sono stati 12,7 su 100 mila tra i non vaccinati over40 contro 1,9 su 100 mila tra quelli vaccinati. Significa che i non vaccinati hanno un rischio circa 13 volte più grande di finire in terapia intensiva e circa 7 volte maggiore, dopo i 40 anni, di morire a causa del Covid.