Corriamo un po’ è sul grande schermo e presto tornerà a sfidare la strada

La staffetta più lunga d’Italia: verso l’infinito e oltre

22, 23, 24 gennaio. Sono state le date che avevamo annunciato per le proiezioni del cortometraggio “Corriamo un po’: traccia la tua linea e parti” basato sulla staffetta no-stop più lunga d’Italia che ha visto protagonisti i 10 ragazzi provenienti da Centallo, Villafalletto e non solo.
Al cortometraggio, la cui durata originaria era di 37 minuti, è stato aggiunto un contenuto extra di 8 minuti in cui sono presentati i macchinisti e gli addetti alle luci della staffetta: genitori e amici che hanno prestato il camper all’impresa dei ragazzi, li hanno seguiti preparando loro i pasti o facendo da autisti. Insomma, un omaggio a chi li ha aiutati nell’organizzazione e nella vita pratica di quei giorni.
Michele Olocco, portavoce del gruppo, si dice molto contento delle serate e dell’affluenza che c’è stata: una parte del pubblico era rappresentata da amici e parenti, ma molti sconosciuti sono arrivati per assistere alla loro battaglia con la strada di quest’estate.
E la prossima avventura? “Corriamo un po’” non vede l’ora di ripartire, e questa volta vorrebbe spostarsi oltralpe. Si rumoreggia di una staffetta che dalla Svizzera seguirebbe i 1.200 km del Reno fino in Olanda (quasi il doppio rispetto al Po), ma è ancora tutto da vedere. “Non si parla mai di confini in modo positivo - dice Michele - sono sempre rappresentati come muri e mai come attraversamenti e luoghi di passaggio. Ecco, noi li vogliamo valicare per scoprire cosa c’è dall’altra parte”. Una sfida non solo fisica, ma anche mentale e culturale è quella che si prospetta per i dieci ragazzi che, come ormai si è capito, sono legati dall’amicizia e da una grande determinazione.
Rachele Crosetti

Articolo su la Fedeltà di mercoledì 2 febbraio