Ha combattuto la malattia con grande dignità e fede in Dio

È morto a Caraglio Filippo Renaudo, legato a Fossano per il suo impegno in Ac e la fidanzata Alice Ferrua

Renaudo Filippo Web

È deceduto nella notte di martedì 1° febbraio, nella sua casa di Caraglio, Filippo Renaudo, 25 anni. Era malato di tumore dalla fine del 2018 e nelle ultime settimane le sue condizioni si erano aggravate. Lascia la mamma Paola, il papà Massimo e il fratello Gioele.
Titolare di un’azienda agricola a Valgrana con allevamento di capre, era molto impegnato nel volontariato; attualmente era vice presidente della Pro loco “Insieme per Caraglio”, in passato aveva vissuto un’esperienza di volontariato agricolo in Senegal con la onlus Apdam che l’aveva molto segnato, nell’attenzione alle realtà più povere.
Si era speso tantissimo anche in campo ecclesiale, in particolare nell’Azione cattolica. È stato responsabile Acr in diocesi di Cuneo per sei anni, collaboratore della pastorale giovanile, presidente dell’Ac di Caraglio e animatore in parrocchia. Da quando era iniziato il percorso di unificazione tra le due diocesi aveva collaborato anche con l’Ac di Fossano. Un legame, quello con la nostra città, che si era intensificato grazie alla fidanzata fossanese Alice Ferrua, che aveva conosciuto proprio per il comune impegno in Acr.
Filippo non ha mai nascosto la sua malattia e la lotta che stava portando avanti, con una grande dignità e fede in Dio. “Ha vissuto il tempo della malattia con grande serenità e speranza, grazie alla sua fede davvero profonda. Ripeteva a tutti, anche nei momenti più difficili, che bisogna aver fede e che l’unica cosa che conta è pregare” racconta Alice. Che aggiunge: “Credeva molto nella relazione: ha sempre cercato, con molta tenacia, di vivere in profondità le relazioni e, grazie al suo carattere, ha saputo circondarsi di amici. Non si tirava mai indietro di fronte alle sfide, anzi vista la sua testa dura e un carattere molto deciso era un motivatore più con i fatti che con le parole - dice la fidanzata -. Ha affrontato la malattia con molta dignità, non ha mai voluto esser compatito... E non ha mai smesso di guardare al futuro, continuando a spendersi nell’azienda anche quando faticava con la malattia”.
Il funerale viene celebrato mercoledì 2 febbraio nella chiesa parrocchiale di Caraglio.