I pazienti Covid in terapia intensiva sono scesi sotto quota 100. Martedì 8 febbraio se ne contano 93, uno in più di quelli del 27 dicembre (92). Ma oggi la curva è in netto calo, mentre allora saliva a velocità impressionante. Scendono, come attesta il bollettino regionale, anche i ricoveri ordinari, sia pure con una minore rapidità. Nella fotografia dell’8 febbraio sono infatti 1.922, più o meno come a metà gennaio. Sono numeri che riportano il Piemonte dall’arancione al giallo, dal momento che la saturazione delle terapie intensive cala sotto il 20% (ora è al 14,8%) e quella dei ricoveri ordinari sotto il 30% (ora è al 28,3%). In picchiata anche l’incidenza media dei contagi, calcolata su base settimanale ogni 100 mila abitanti. In Piemonte è di 963 (meno della media italiana di 1.148), in provincia di Cuneo di 772.
Resta elevata la conta dei morti. Ancora 129 in sette giorni in Piemonte, di cui 18 in Granda, salita a 1.572.
In tema di vaccinazioni, il Piemonte sta all’82,3%, leggermente al di sotto della media nazionale dell’84,1%. In attesa di seconda dose c’è il 4,1% dei piemontesi. Non ha ricevuto alcuna dose il 13,6% della popolazione, pari a 567 mila 800 persone.
È quasi stucchevole ripeterlo, ma il bollettini regionali non rinunciano a dimostrare, settimana dopo settimana, per i non vaccinati rischi più alti di contagio, terapia intensiva e mortalità. Questi i dati dal 29 gennaio al 4 febbraio. I casi positivi sono stati lo 0,7% tra gli oltre 3,5 milioni di vaccinati con il ciclo primario completo o immunizzati naturalmente perché contagiati da meno di 6 mesi. La percentuale è stata cinque volte più alta, il 3,7%, tra coloro che non si sono ancora vaccinati (o che solo di recente hanno fatto la prima dose). I ricoveri in terapia intensiva sono stati 11,4 su 100.000 tra i non vaccinati e 1 su 100.000 tra i vaccinati o guariti da meno di 6 mesi. La mortalità nell’ultima settimana ha riguardato persone con più di 40 anni e i decessi sono stati 15,7 su 100.000 tra i non vaccinati over 40 contro 2,8 su 100.000 tra quelli vaccinati o guariti. Vuol dire che il rischio di morire a causa del Covid per i secondi è stato circa 6 volte maggiore.
