Fossano ha ricordato le vittime delle foibe

La cerimonia in piazza Cossetto: "Spiace per l'assenza degli studenti, che non abbiamo potuto invitare a causa del Coronavirus"

Nella spazio vicino alla stazione ferroviaria che la città ha intitolato a una delle vittime, Fossano ha celebrato il Giorno del ricordo. Nella mattinata di oggi (giovedì 10 febbraio), in piazza Norma Cossetto si è svolta una cerimonia dedicata agli italiani che, tra la fine dell’ultimo conflitto mondiale e i primi anni del dopoguerra, perirono nelle foibe.

L’iniziativa, come ogni anno, si deve al circolo culturale “Il ragno”, che ha invitato a partecipare amministratori della città, Forze armate e di polizia, associazioni. Il Comune ha dato il patrocinio. Era inoltre presente don Giampaolo Del Santo, del vicino Istituto salesiano: il sacerdote ha benedetto il cippo dedicato alle vittime delle foibe.

“Ricordiamo il passato, ma un occhio sempre sul presente, perché purtroppo certe barbarie succedono ancora - ha detto il sindaco Dario Tallone -. Il silenzio sull’orrore delle foibe non può essere giustificato: non ci sono morti di serie A e morti di serie B”.

Fu una vera pulizia etnica”, è intervenuta Anna Mantini, presidente de “Il ragno” e consigliera di Parità regionale, citando un discorso che tenne sul tema il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Mantini ha inoltre espresso rammarico per l’assenza degli studenti: negli scorsi anni al Giorno del ricordo partecipavano ragazze e ragazzi delle scuole locali, a cui, dopo l’inizio della pandemia di Coronavirus, non è stato possibile estendere l’invito.

Il Giorno del ricordo è divenuto una solennità civile nazionale con una legge del 2004, che a questa data attribuisce il compito di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.