Su il sipario, anche a Fossano

Lo stop all'attività teatrale è stato lungo nella città degli Acaja: nei prossimi mesi si torna in scena

Su il sipario: o, almeno, proviamoci. Le disposizioni anti-Covid che si susseguono dal marzo del 2020 hanno colpito duramente il mondo dello spettacolo: e probabilmente il teatro ha sofferto più del cinema, o almeno così è stato a Fossano. Oggi - finalmente - il palco sta per tornare a popolarsi anche nella città degli Acaja.

In provincia di Cuneo, delle “sette sorelle” cinque sono riuscite a proporre una stagione teatrale che ha accompagnato il pubblico anche in questi ultimi mesi, durante l’inverno, sebbene il diffondersi della variante Omicron abbia creato incertezza sulla percentuale di posti a sedere, rispetto alla capienza totale delle strutture, che sarebbe stato possibile sfruttare. A Fossano e Mondovì, il pubblico del teatro è stato meno fortunato. Se nel Monregalese si è dovuto rinunciare per i lavori che si stanno svolgendo al Baretti, per quanto riguarda la città degli Acaja la sensazione è che, quando il mondo dello spettacolo ha cominciato a intravvedere un ritorno alla normalità nell’ottobre del 2021, al cinema-teatro “I portici” di via Roma si sia deciso di privilegiare la settima arte. Il teatro - insomma - poteva attendere, come titolò “la Fedeltà”.

Elemento decisivo perché sia possibile pensare al futuro - e fare investimenti - è la gestione dei Portici stessi, che se di recente si è retta su proroghe della concessione da parte del Comune a “Slow cinema”, nell’estate di quest’anno dovrebbe essere definita tramite un bando. Intanto “Coup de théâtre”, la stagione teatrale che di anno in anno viene organizzata a “I portici”, non è più stata ripristinata dopo l’interruzione per il coronavirus, sempre nel marzo del 2020; sorte diversa, per fortuna, quella che tocca “La corte dei folli”, compagnia locale abitualmente coinvolta nella stessa stagione teatrale e in altre iniziative sempre teatrali a “I portici”.

I “folli” hanno definito con il gestore il cartellone degli spettacoli che saranno proposti a “I portici” durante il mese di maggio, ogni martedì: tra gli ospiti attesi la cui presenza è già confermata, ci sono due attori professionisti, Beppe Rosso e Marta Cuscunà. “In questi mesi abbiamo preferito aspettare, sia per l’incertezza su quale sarebbe stata la capienza massima dei teatri consentita dalla normativa, sia per la difficoltà a rimettere in piedi una stagione che si era interrotta a marzo del 2020 - commenta il direttore artistico, Pinuccio Bellone -. Attendere maggio è in ogni caso una scelta che ci sembra vincente, soprattutto perché ci dà un buon margine di sicurezza: in questi mesi in cui i teatri riaprono gli attori sono «pieni» di date,  e sempre a causa della pandemia c’è il rischio che qualche spettacolo sia annullato”.  Il “menu” della Corte dei folli, peraltro, non finisce qui, dal momento che nei mesi di giugno, settembre, ottobre e novembre la compagnia proporrà un progetto teatrale e letterario dedicato a Dante, che prevede anche serate all’aperto (“in spazi dove non ci siamo mai esibiti”, aggiunge Bellone): l’ambizione era quella di lanciare l’iniziativa nel 2021, anno in cui si sono celebrati i 7 secoli dalla morte del poeta, ma è stato necessario posticipare, per colpa della pandemia.

Dante, in ogni caso, sarà celebrato due volte: anche il Comune, infatti, si è impegnato per proporre un evento dedicato al “divin poeta”. Nella città degli Acaja farà così tappa un tour itinerante organizzato a livello regionale: non a “I portici”, ma in una chiesa come prevede il “regolamento” dell’iniziativa (la scelta della location non è ancora stata resa nota) sarà rappresentato uno spettacolo che metterà in scena uno dei canti della Commedia. È prevista anche una mostra.

Si torna a parlare de “I portici” con l’associazione culturale “Masca teatrale”, che ha lavorato a “Io vi comando”: lo spettacolo, su commissione dell’Anpi e con il patrocinio del Comune, è dedicato a Lorenzo Perrone, il “giusto fra le nazioni” di Fossano che aiutò Primo Levi ad Auschwitz e fu ricordato dallo scrittore nelle sue opere. La pièce era in programma per il 27 gennaio al teatro di via Roma, ma si è preferito rinviarla a causa del coronavirus: la nuova data è quella del 3 marzo, a breve distanza dalla Giornata europea dei giusti che cade il 6. La sede  è sempre il teatro “I portici”; l’ingresso sarà gratuito, ma con prenotazione obbligatoria.

Per Antonio Martorello, che di “Masca teatrale” è il direttore, il ritorno sul palco dopo le restrizioni anti-Covid può essere anche l’occasione di pensare al futuro del teatro fossanese, soprattutto per quanto riguarda le sue sedi: “Non penso ad una struttura da usare esclusivamente come teatro, ma mi chiedo se ad esempio la chiesa del Salice possa essere usata anche come teatro: darebbe un respiro migliore a tutte le attività teatrali fossanesi, compresa quella delle scuole, che non va dimenticata - dice -. Il teatro è infatti un grande mezzo educativo, che insegna la collaborazione e trasmette la memoria, che aiuta gli alunni più timidi e quelli che hanno voti scolastici meno belli”.

“Masca teatrale” lavora infine a uno spettacolo su un altro “giusto fra le nazioni” di Fossano: è don Antonio Mana, pievano nella frazione Maddalene. La pièce a lui dedicata sarà pronta per l’ultima parte dell’anno.