Sanità in Piemonte, 50 milioni di euro per affrontare le liste d’attesa

Il piano della Regione. L’offerta verrà incrementata potenziando il servizio pubblico e con nuovi accreditamenti di strutture private

Ospedale Corsie foto Sir
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Un budget di circa 50 milioni di euro per recuperare le prestazioni sanitarie che i due anni di pandemia hanno rallentato, attraverso 36 milioni di euro stanziati dallo Stato e altre risorse ed economie esistenti. Lo annuncia la Regione Piemonte dopo la riunione di lunedì mattina dell’Unità di crisi. “I fondi - si legge in una nota - verranno usati per incrementare l’offerta potenziando al massimo le prestazioni che il sistema pubblico regionale è in grado di erogare, integrandole con il supporto del sistema privato. In quest’ottica, è stato pubblicato un bando per nuovi accreditamenti di strutture private esclusivamente su alcune delle prestazioni ambulatoriali maggiormente da potenziare per ridurre le attese”.

L’elenco comprende allergologia, cardiologia, chirurgia vascolare, dermatologia, dietetica e nutrizione clinica, ematologia, endocrinologia, gastroenterologia-chirurgia ed endoscopia digestiva, nefrologia, neurologia, oculistica, odontoiatria, ortopedia e traumatologia, ginecologia, otorinolaringoiatria, pneumologia, radiologia diagnostica, reumatologia, recupero e rieducazione funzionale primo livello, urologia.

Il cronoprogramma a cui la Giunta sta lavorando è quello di un disegno di legge da approvare in Consiglio regionale in tempi estremamente rapidi, in modo da dare un inquadramento normativo solido a questa misura emergenziale straordinaria, strettamente collegata alla pandemia. La sfida è riuscire ad azzerare la coda entro la metà del 2023 in modo da far ripartire al meglio le Aziende sanitarie con la normale attività.

“Per riuscire in questo obiettivo, superando criticità accumulate in quasi 10 anni e che la pandemia ha fortemente aggravato - spiegano dalla Regione - verrà messo in campo un sistema di monitoraggio costante e serrato come quello utilizzato per la buona riuscita della campagna vaccinale. In particolare, un cruscotto di verifica settimanale dell’avanzamento nelle prestazioni e sistemi di penalità e premialità sugli obiettivi da raggiungere, in costante affiancamento e supporto alle Aziende sanitarie, chiamate adesso questo nuovo grande sforzo fondamentale per la sanità territoriale”.