Medicina di genere: dalla normativa all’applicazione in Piemonte

Organizzato dalle Democratiche di Cuneo, in diretta Zoom martedì 22 febbraio alle 21

Sanità

Si parlerà di medicina di genere, e del passaggio in Piemonte dalla normativa all’applicazione concreta, nell’evento online organizzato dalle Democratiche di Cuneo, in programma martedì 22 febbraio alle 21 in diretta Zoom. Interverranno i tecnici Walter Malorni, Giovanna Perino, Stefania Bellelli, Gabriella Viberti, Annamaria Gianti e Valentina Benedetti e i referenti regionali del Pd Monica Canalis e Maria Peano. Introduce e modera Rosita Serra. Per ricevere il link inviare una mail a info@pdcuneo.it

Tradizionalmente gli studi sulle malattie che colpiscono uomini e donne - e sui farmaci per curarle –- sono stati condotti quasi esclusivamente sugli uomini e poi applicati alle donne. Esistono tuttavia esempi di malattie (come depressione e osteoporosi), più associate alle donne, trascurate al maschile.

Solo negli ultimi decenni del Novecento, tuttavia, si comprese e si rilevò che le donne non ricevevano cure adeguate alle proprie caratteristiche, con gravi disuguaglianze e disfunzionalità di trattamento. Un esempio per tutti: l’infarto al femminile provoca ansia, dispnea, mal di stomaco; non fitte al petto e al braccio destro come al maschile. È la prima causa di morte al femminile perché le stesse pazienti non riconoscono i sintomi come gravi e le dimissioni o i codici verdi per mancata conoscenza del fenomeno portano alla perdita di tempo prezioso per salvare vite. Lo stesso Covid ha registrato più casi al femminile, anche in funzione dei ruoli lavorativi (oss e infermiere), ma più mortalità al maschile. Le donne hanno anche un sistema ormonale molto più complesso e variabile di quello maschile, il che richiede un livello molto diversificato di risposta e di assorbimento dei farmaci. E in media assumono più farmaci degli uomini, dunque sono più soggette ad effetti nocivi.

In Italia è attivo il “Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere” , definito dal Ministero della Salute a maggio 2019 in attuazione della Legge 3/2018, che stabiliva che il Ministero della salute, con l’Istituto Superiore di sanità, avrebbe definito una strategia per la diffusione della medicina di genere. Da qui l’approfondimento della serata per capire il livello di applicazione di tale normativa nazionale nella nostra regione.