Fossano, Sant’Anna e Craveri superano indenni la variante Omicron

Pochi casi tra ospiti, senza conseguenze. Le strutture hanno riaperto alle visite, su prenotazione

Craveri-Sant'Anna
Craveri e Sant'Anna, le due case di riposo fossanesi

La variante Omicron non ha fatto danni nelle due Case di riposo fossanesi. Al Sant’Anna si sono registrati tra gli ospiti cinque casi positivi, tutti completamente asintomatici. Dal 7 febbraio erano tutti negativizzati e oggi è tornata Covid free. Pochi giorni dopo anche il Craveri ha potuto annunciare la completa negativizzazione dei suoi casi positivi, 9 ospiti e 9 figure del personale, asintomatici o paucintomatici. Non c’è paragone rispetto a quanto accadde nel 2020 e nella prima parte del 2021: un po’ per le caratteristiche della variante (meno aggressiva), molto per la diversa condizione degli ospiti (tutti vaccinati con richiamo).

La prima conseguenza è stato il recupero di spazi di normalità. Consiste in una (parziale) riapertura alle visite e alle uscite nelle due Case di riposo. Le nuove “regole di ingaggio” sono entrate in vigore dal 9 febbraio al Sant’Anna e dal 15 febbraio al Craveri. Da allora sono ripresi i colloqui in presenza con i familiari, con prenotazione, nelle sale dedicate, purché provvisti di ciclo vaccinale completo o, se guariti dal Covid o vaccinati con due dosi entro i 6 mesi, di tampone negativo entro le 48 ore, fermo restando l’obbligo per tutti di indossare la mascherina Ffp2.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 23 febbraio