Guerra in Ucraina, appello del vescovo Delbosco

Il vescovo di Cuneo e Fossano chiede di dedicare il Mercoledì delle Ceneri 2 marzo alla preghiera e al digiuno per la pace, secondo le indicazioni di Papa Francesco

Delbosco Piero

Dopo l'attacco delle forze russe in Ucraina, avviato durante la notte tra il 23 e il 24 febbraio, il vescovo lancia un appello a tutti i fedeli delle Diocesi di Cuneo e di Fossano per l’inizio della Quaresima.
"La situazione drammatica e totalmente incomprensibile degli eventi tuttora in corso in Ucraina tocca le nostre coscienze - scrive mons. Piero Delbosco -. Invito tutti ad una costante preghiera per la pace in questi giorni; chiedo inoltre di vivere il Mercoledì delle Ceneri 2 marzo come giornata di preghiera e di digiuno per la pace, secondo le indicazioni del Santo Padre Francesco. Il Dio della pace perdoni tutte le nostre guerre e infonda in noi la sua misericordia".

VESCOVI DEL MEDITERRANEO: “CHIEDIAMO A UNA SOLA VOCE LA PACE”
Analoghe prese di posizione si registrano in varie diocesi del Paese. Anche i vescovi del Mediterraneo, riuniti in questi giorni a Firenze per l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, accolgono l’invito di Papa Francesco. Esprimono “preoccupazione e dolore” per lo scenario drammatico in Ucraina e “vicinanza alle comunità cristiane del Paese”; lanciano un “appello alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche perché tacciano le armi”. “Ogni conflitto porta con sé morte e distruzione, provoca sofferenza alle popolazioni, minaccia la convivenza tra le nazioni. Si fermi la follia della guerra!”, scrivono in una nota i vescovi che “conoscono bene questo flagello e per questo chiedono a una sola voce la pace”.

CARD. HOLLERICH (COMECE): “IL CONSIGLIO EUROPEO PRENDA MISURE OPPORTUNE PER PROMUOVERE LA PACE”
“Il nostro Dio è un Dio della pace, non è il Dio della guerra. Faccio un appello all’incontro speciale del Consiglio europeo di oggi affinchè si prendano le misure opportune per promuovere una de-escaltation e si faccia tutto il possibile per raggiungere di nuovo raggiungere la pace”. Lo ha detto il card. Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), intervenendo oggi 24 febbraio a Firenze alla conferenza stampa dell’incontro dei vescovi del Mediterraneo. In una dichiarazione scritta diffusa dalla Comece, il cardinale afferma: “Sono profondamente preoccupato per gli ultimi rapporti sull’escalation delle azioni militari della Federazione Russa in Ucraina, che aprono lo scenario allarmante di un conflitto armato che causa orribili sofferenze umane, morte e distruzione. Oggi, la pace in tutto il continente europeo e oltre si trova ad affrontare una seria minaccia. A nome dei Vescovi della Comece, desidero ribadire la nostra fraterna vicinanza e solidarietà con il popolo e le istituzioni dell’Ucraina. Condividendo i sentimenti di angoscia e preoccupazione di Papa Francesco, facciamo appello alle autorità russe affinché si astengano da ulteriori azioni ostili che infliggerebbero ancora più sofferenza e violerebbero i principi del diritto internazionale. La guerra è un grave affronto alla dignità umana e non ha posto nel nostro continente. Pertanto, chiediamo urgentemente alla comunità internazionale, compresa l’Unione europea, di non cessare di cercare una soluzione pacifica a questa crisi attraverso il dialogo diplomatico. Facciamo appello ai leader europei riuniti oggi per una riunione speciale del Consiglio europeo perche mostrino unità e approvino misure che promuovano la riduzione dell’escalation e il rafforzamento della fiducia, evitando al contempo qualsiasi passo che potrebbe potenzialmente rafforzare il conflitto violento. Alla luce dell’emergente situazione umanitaria provocata dalle ostilità in corso, facciamo appello alle società e ai governi europei affinché accolgano i rifugiati che fuggono dalla loro patria in Ucraina a causa di guerre e violenze e cercano protezione internazionale. E’ nostra vocazione, nostra responsabilità e nostro dovere accoglierli e proteggerli come fratelli e sorelle. Insieme a Papa Francesco, preghiamo la Madonna, Regina della Pace, perché il Signore illumini coloro che hanno responsabilità politiche”, “Dio è Dio della pace e non della guerra”, ripete il cardinale, “è il Padre di tutti, non solo di alcuni, che ci vuole fratelli e non nemici”.