Uno spettacolo attualissimo quello andato in scena giovedì 3 marzo nella sala rossa dei Portici gremita, con la compagnia Masca teatrale, scritto e diretto da Antonio Martorello. Bravissimi gli attori, a partire dalle giovanissime Sofia e Irene, a cui il regista ha affidato il compito di accompagnare il pubblico, lungo l’intero spettacolo, a interrogarsi sul senso dei campi di concentramento e sui segni lasciati da Aushwitz su Primo Levi e Lorenzo Perone. Ottima l’interpretazione dei diversi personaggi e di grande effetto – anche visivo - il coro greco cui è stata affidata la recita di diversi testi di Primo Levi tra cui la stupenda e drammatica poesia “Se questo è un uomo” che comprende il monito “Io vi comando”, da cui il titolo allo spettacolo.
Molto evocativo l’antico canto “Dona dona” eseguito in apertura da Cristina Ariaudo accompagnata alla pianola da Enzo Brizio; altrettanto significativa la canzone di chiusura “La storia siamo noi” di Francesco De Gregori, magnificamente eseguito dalla stessa artista, così come efficacissima, nella sua crudezza, la canzone di Guccini, "Lager", mirabilmente interpretata da Annarita Martorello.
Lo spettacolo, voluto dalla sezione Anpi di Fossano, è stato preceduto dal ricordo di quattro fossanesi riconosciuti Giusti fra le nazioni: oltre a Lorenzo Perone (cui è dedicato il testo di Martorello) sono stati ricordati da famigliari e conoscenti Don Antonio Mana, Suor Maria Angelica Ferrari, Luigi Grasso e Maria Cagliero Grasso. La figura di Lorenzo Perone è stata tratteggiata da Samuele Saleri, insegnante che in occasione della sua tesi di laurea ha fatto una ricerca sul rapporto tra Levi e Perone scoprendo molti aspetti interessanti e poco conosciuti.
La replica dello spettacolo andrà in scena giovedì 10 marzo alle 20,45, ai Battuti Bianchi. Anche per la replica, come già per la ‘prima’, le prenotazioni sono state esaurite in pochi giorni.
Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 9 marzo 2022