Gli autotrasportatori "non ce la fanno più a sostenere i costi del gasolio"; per questo "chiedono maggiori tutele, soprattutto un intervento del Governo per calmierare il costo del gasolio come avvenuto per le bollette". È quanto si legge in una nota di Confartigianato Piemonte trasporti, che denuncia il prevedibile impatto sulla categoria dei continui aumenti sul prezzo dei carburanti, mitigato - ma non in misura sufficiente - dagli 80 milioni di euro che palazzo Chigi ha stanziato per aiutare le aziende a coprire le spese per l'acquisto di gas naturale liquefatto e AdBlue e per i pedaggi autostradali. Martedì 15 marzo, è previsto un incontro con il Governo, a cui gli autotrasportatori chiederanno di "riconoscere un credito d’imposta del 30% immediato sul gasolio e adottare la regola che vige per gli aerei, cioè che il maggior costo del gasolio sia ribaltato in fattura". Nell'attesa, la Confartigianato Trasporti informa che l'Unatras - l’Unione delle associazioni nazionali più rappresentative dell’autotrasporto, di cui essa stessa detiene la presidenza - non aderirà alla sospensione del servizio annunciata da un'altra sigla per lunedì 14 marzo; potranno però essere intraprese altre iniziative.