Mag, acronimo di “meccanizzazione agricola”, ma anche di “macchine agricole e giardinaggio”. Con questa sigla da oggi prende il via un nuovo corso la Fiera della meccanizzazione agricola di Savigliano, uno dei più importanti eventi fieristici del settore a livello nazionale. Stamattina a Savigliano la cerimonia inaugurale della 39ª edizione nel padiglione Agrimedia allestito nell’area fieristica di via Alba. Una fiera della ripartenza dopo due anni di stop imposto dalla pandemia. Due anni in cui gli organizzatori dell’Ente manifestazioni di Savigliano non si sono fermati, ma hanno lavorato per dare nuovo impulso, una nuova e più forte identità. Mag è anche un marchio, che richiama in forma stilizzata l’uomo vitruviano di Leonardo incastonato al centro di un ingranaggio meccanico, a voler indicare l’importanza dell’ingegno umano nella costruzione delle macchine agricole. La comunicazione della nuova identità, frutto di un lungo percorso di riflessione interno all’ente organizzatore sulla necessità di operare un cambiamento radicale, è stata al centro dei discorsi della cerimonia inaugurale che ha aperto ufficialmente il Mag 2022.
La cerimonia si è aperta con i saluti del padrone di casa nonché socio dell’ente organizzatore, il sindaco di Savigliano Giulio Ambroggio. Dopo di lui il saluto del governatore della Regione Piemonte, Aberto Cirio e a seguire, il nuovo nome e marchio sono stati presentati da una clip video che ha preceduto la relazione del presidente della Fondazione Ente Manifestazioni di Savigliano Andrea Coletti, che tra le altre cose ha sottolineato: “Se la genialità di Leonardo aveva racchiuso straordinariamente l’uomo nell’universo, facendone un simbolo di perfezione, la sua collocazione al centro della ruota dentata lo collega alla sua creazione, la macchina. L’uomo al centro del Mag. Questa nuova identità, che lega in un tutt’uno l’uomo e l’ingranaggio, la macchina al suo costruttore, è la sintesi perfetta di un nuovo progetto di cambiamento a 360°”.
A seguire gli interventi degli altri soci, Luca Crosetto (presidente Arproma e Confartigianato Cuneo), Enrico Allasia (presidente Confagricoltura Piemonte e Cuneo), Adriano Cavallito (presidente Consorzio Agrario delle province del Nord-Ovest) e Agostino Gribaudo (presidente Ascom Savigliano).
Il secondo gruppo di interventi, di tipo istituzionale, è stato introdotto da un videoclip intitolato “Le radici del futuro”, nel quale attraverso le voci di un gruppo di imprenditori intervistati negli scorsi mesi per l’Agrifestival, si è messo in rilievo il profondo legame con la terra, la famiglia e il lavoro che caratterizza la storia quotidiana di molte aziende e che rappresenta la base su cui costruire il domani dell’intero comparto. Quindi hanno portato il loro saluto Emanuele Regis (direttore della Banca Cassa di Risparmio di Savigliano), Fabiano Porcu (direttore della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo), Marco Costamagna (vice presidente di Confindustria Cuneo), Ezio Raviola (vice presidente della Fondazione CRC), Federico Borgna (presidente della Provincia di Cuneo), Luigi Genesio Icardi (assessore regionale alla Sanità), Marco Protopapa (assessore regionale all’Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca) e Alberto Cirio (presidente della Regione Piemonte). L’inaugurazione si è conclusa con la tradizionale benedizione, portata da don Paolo Perolini.