Maxiemergenza, la nuova sede nelle spire della burocrazia

Tempi lunghi per la struttura allo scalo di Levaldigi. Intanto l’Asl cerca un immobile ad uso magazzino per ospitare l’ospedale da campo Emt2

Aeroporto di Levaldigi

Ci vorrà ancora del tempo per vedere la struttura della Maxiemergenza insediarsi all’aeroporto di Levaldigi. La Regione ha dato il suo ok: il progetto prevede la costruzione di un edificio su tre piani, 2 mila metri per piano, nell’area dell’ex Aeroclub, dove troveranno posto il nuovo ospedale da campo Emergency Medical Team 3 (Emt3), unico in Europa, mobilitabile in caso di catastrofe in qualsiasi parte del mondo, già finanziato con 3,5 milioni di euro, e la nuova casa della Maxiemergenza 118 della Regione Piemonte. Al momento, però, è tutto bloccato in attesa di risolvere i tanti ostacoli burocratici che frenano l’intervento. Tra gli altri c’è anche la bonifica bellica (6-8 mesi da mettere in conto) sul cammino della nuova costruzione. Mario Raviolo, direttore della Maxiemergenza regionale 118, è molto amareggiato. “È davvero disarmante - afferma laconico -, ci vorranno almeno tre anni, se tutto andrà bene”.

Nel frattempo occorre trovare una soluzione tampone per l’ospedale da campo Emt2, attualmente insediato in un hangar dell’aeroporto, da liberare per dare una sede adeguata all’elicottero del 118. A questo scopo l’Asl Cn1 ha pubblicato un avviso con cui ricerca in locazione temporanea un immobile ad uso magazzino di circa 1.500 mq nell’area limitrofa all’aeroporto (entro un raggio massimo di 8 chilometri), immediatamente disponibile al momento dell’affidamento. La proposta deve pervenire alla Direzione generale dell’Asl, nelle modalità previste dall’avviso, entro il 25 marzo, ore 12. La locazione ha durata di due anni, eventualmente rinnovabili. Vista la situazione, conviene mettere le mani avanti.

Su "la Fedeltà" di mercoledì 16 marzo