È nata a Bene Vagienna – e coinvolge numerosi altri comuni vicini – una nuova iniziativa per l’Ucraina in guerra e per i profughi in fuga. “Aiutaci ad aiutarli” è il suo nome, che da subito fa comprendere come l’invito ad impegnarsi sia rivolto a tutta la popolazione. Ne è partner il Consolato italiano in Romania.
Spiegano i promotori dell’iniziativa: “«Aiutaci ad aiutarli» è un’iniziativa che nasce in modo spontaneo tra alcuni amici di buona volontà, insieme ad associazioni già impegnate nel sostegno di situazioni di fragilità, con l’obiettivo di fornire un’opportunità di sostegno in più, ad integrazione e in modo complementare alle molte altre iniziative in atto, per le attuali drammatiche necessità del popolo ucraino in questo conflitto bellico e per l’emergenza umanitaria che ne deriverà. La prima finalità è quella di raccogliere generi di prima necessità e materiale sanitario, da inviare al confine doganale ucraino-romeno, sede di alcuni campi profughi, e, in seconda battura, di avviare un programma di accoglienza nei nostri Comuni per le famiglie in fuga dalla guerra e dalla catastrofe umanitaria ad essa collegata”. L’obiettivo primario è “incanalare la solidarietà della nostra gente su bisogni concreti, utili, primarie e indispensabile per quella popolazione, con la certezza che i nostri sacrifici vadano a buon fine, in mani sicure, là dove ve ne è un reale bisogno”.
Regista dell’iniziativa è il sindaco di Bene Vagienna, Claudio Ambrogio, che spiega: “Come durante il primo lockdow durante la pandemia di coronavirus, ora è necessario fare rete per gli ucraini. È già partito un tir carico di aiuti, che arriveranno sui campi di battaglia”. Con la città augustea hanno aderito i Comuni di Carrù, Cavallermaggiore, Castelletto Stura, Cervere, Cherasco, Cuneo, Dogliani, Farigliano, Fossano, Genola, Lagnasco, Lequio Tanaro, Magliano Alpi, Marene, Mondovì, Monforte, Montanera, Morozzo, Narzole, Pianfei, Roccaforte, Salmour, San Michele Mondovì, Sant’Albano Stura e Villanova Mondovì.
Alle video-conferenza con cui si organizzata l’iniziativa, ha partecipato il dottor Claudio Novali di Cuneo, specialista in chirurgia vascolare, che ha sottolineato l’importanza della raccolta di cibo e farmaci. Il fratello Massimo, console italiano a Cluj-Napoca in Romania, ha offerto la sua collaborazione.
Come partecipare
Due i modi principali con cui si può partecipare. I supermercati e le farmacie che aderiscono all’iniziativa ricevono, dall’Ucraina, la lista di cibo, medicinali e altro materiale di cui c’è bisogno: i cittadini potranno pagare i prodotti inseriti nelle liste, così da renderli disponibili per gli ucraini. È possibile, in aggiunta, fare un bonifico alla “Casa do menor”, la nota onlus di padre Renato Chiera che partecipa all’iniziativa: l’Iban è IT61L0845046990000000023890 (banca Alpi marittime), l’intestazione “Casa do menor Italia Onlus”, la causale “Emergenza ucraina”.
Aggiunge Ambrogio: “Cerchiamo volontari che ci aiutino a ordinare i prodotti e preparare i pacchi da spedire. E abbiamo bisogno di un capannone”. Quanti vogliono rispondere all’appello del sindaco possono contattarlo al 366.7780819.