Dal museo “Sacco” a Stura, passeggiata alla scoperta della foresta fossile

Domenica 15 maggio visite guidate da due esperti geologi

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(Foto Costanza Bono)

Il Comitato pro Parco fluviale di Fossano in collaborazione con l’Usacli, il Cai cittadino e la Fondazione “Federico Sacco” organizza per la mattina di domenica 15 maggio una visita guidata per piccoli gruppi al Museo “Sacco” in via Roma a Fossano e una passeggiata a Stura oltre il ponte di San Lazzaro. Tutto questo per visitare e scoprire con i geologi Flavio Bauducco e Michele Calandri sia le meraviglie geologiche conservate nel piccolo gioiello cittadino che porta il nome del più grande studioso di scienze della Terra di Fossano, sia andare alla ricerca delle marne situate nel letto della nostra cara Stura che conservano tracce di una delle più antiche foreste fossili d’Italia.

La proposta che il Comitato pro Parco fluviale di Fossano fa ai cittadini fossanesi, è quella di continuare ad apprezzare e conoscere il nostro fiume non solo grazie alle sempre più frequentate e riposanti passeggiate sui sentieri che percorrono le sue sponde, ma anche quella di approfondire, valorizzare e studiare più a fondo le peculiarità di un luogo situato a poche centinaia di metri dal centro cittadino. L’interesse e il successo riscontrato in autunno con le serate dedicate alla scoperta dell’avifauna, degli insetti, delle erbe spontanee e degli ambienti fluviali in genere, hanno fatto sì che il Comitato e le associazioni cittadine che lo sostengono, con l’aiuto della Fondazione della Cassa di risparmio di Fossano, proponessero delle nuove attività per il 2022. La prima si sarebbe dovuta svolgere domenica scorsa, ma il Comitato ha dovuto annullare l’uscita ai laghi della cava Unical a causa del maltempo. La passeggiata alla scoperta degli uccelli che nidificano o sono di passaggio negli ambienti umidi dei laghetti posti sotto San Sebastiano è solo rimandata a domenica 29 maggio.
A partire dalle 9 di domenica 15 maggio con ritrovo presso il Museo “F. Sacco” in via Roma 126, i gruppi (su prenotazione) si alternano prima nella visita guidata del Museo e poi nella passeggiata in regione San Lazzaro alla scoperta dei resti della foresta fossile. Uno studio pubblicato su “Quaderni di Archeologia del Piemonte” (n. 2, Torino, 2018) di Uggè, Macaluso e del docente Martinetto dell’Università degli studi di Torino attesta che “si è appurato che i resti e i ceppi legnosi emersi sono parte di una foresta fossile che spicca per l’età particolarmente antica stimata a circa 4 milioni” e cioè all’epoca del Pliocene.