Era ottobre del 2008 quando a Fossano fu attivato il primo anno del corso di laurea in Fisioterapia da parte dell’Università del Piemonte Orientale. Da allora, ogni anno, 15 studenti possono accedere a uno dei 4 corsi in Piemonte, immettendo, tre anni dopo, altrettanti ricercatissimi fisioterapisti: “Il tasso di occupazione che emerge dai dati di Alma Laurea è del 98%, il più alto. Sappiamo inoltre che chi non è in questo numero ha scelto di proseguire gli studi con una laurea magistrale o è all’estero” ci ha raccontato il coordinatore dei corsi Massimo Marengo.
Come riferito da Marengo e dalla segretaria dei corsi di Fossano Lorena Rossi, la figura del fisioterapista è molto richiesta: “Le Asl e gli istituti privati ci chiedono i nominativi ancora prima delle lauree e chiedono specificatamente di chi è iscritto nella sede di Fossano. Il nostro corso è molto ambito ci sono studenti fossanesi, ma ne arrivano anche da molto lontano: da tutto il Piemonte e dalla Valle d’Aosta, ma anche dalla Toscana e persino dalla Sicilia”.
In Piemonte ci sono corsi di Fisioterapia in Upo, l’Università del Piemonte Orientale, nelle sedi di Fossano, Novara e Alessandria oltre a un corso dell’Università degli studi di Torino.
“Questa facoltà è un motivo di vanto per la città – spiega Marengo -. Tutti i nostri studenti sono seguiti da un tutor e alla formazione universitaria abbiniamo molti seminari di approfondimento. Oltre alla programmazione didattica, organizzata seguendo le indicazioni dell’Ateneo, ci sono momenti dedicati a temi di attualità riabilitativa, seminari di discipline specifiche con esperti nazionali e internazionali, partecipazione a esperienze di traineeship con progetti Erasmus e Free-mover, laboratori interprofessionali e multidisciplinari in pratica clinica e percorsi introduttivi alla ricerca scientifica per una formazione all’Evidence-Best Practice”.
Il numero ridotto di studenti consente al tutor, un fisioterapista già iscritto all’ordine, di instaurare un rapporto con gli studenti. A loro volta i tutor svolgono corsi di formazioni per crescere nelle capacità professionali e didattico-formative creando un flusso di formazione continua per quella che oggi è una delle professioni sanitarie più ambite in tutta Italia.
La prossimità con il polo riabilitativo di Fossano fa sì che ci sia un legame costante tra la parte di studio e la sua messa in pratica: “Devo dire che siamo supportati bene dalla nostra azienda, l’AslCN1, che permette e finanzia corsi e formazione e anche il Comune esprime la volontà di supportare il corso, unico in provincia. Proprio per la sua unicità non mancano i rischi di essere fagocitati da altre Asl, ma il nostro direttore, Marco Invernizzi, ci riconosce il merito di lavorare molto bene. Abbiamo un rapporto privilegiato con i professionisti che operano nella nostra Azienda Sanitaria, soprattutto i riabilitatori, e abbiamo la fortuna di collaborare con le strutture riabilitative dell’Asl gestite dal direttore, il dottor Quercio, con il quale si è instaurata una proficua partnership”.
Il mondo della fisioterapia è in continua espansione. Oltre alla professione in campo riabilitativo post traumatica, prevede un lavoro di prevenzione, ad esempio, sulla riabilitazione respiratoria, già avviata prima dell’emergenza Covid e oggi sempre più richiesta; attività dedicate alla gestione del pavimento pelvico femminile in gravidanza, attività fisiche adattate per diabetici e anziani, attività dedicate alla prevenzione delle recidive del tumore al seno e molti altri ambiti ancora poco esplorati: “Purtroppo troppo spesso si interviene a patologia conclamata, ma c’è un grande lavoro potenziale nel campo della prevenzione anche in ambito della riabilitazione cognitiva per reinsegnare al paziente a muoversi correttamente”.
Il corso di laurea è afferente all’alla struttura semplice di sviluppo competenze e qualità dell’Asl diretta dalla dottoressa Maria Grazia Alberico ed è frutto di un protocollo di intesa tra Regione e Università e tra Università e Azienda sanitaria. Ha la sua sede nella palazzina di via Ospedale ed è in attesa di un ampliamento, già dibattuto da tempo, per trovare uno spazio più adeguato alle attività formative degli studenti che, nell’arco dei tre anni, svolgono fino a 800 ore annuali di tirocinio: in molti a Fossano, ma anche in centri di tutto il Piemonte aperti, in alcuni casi, da ex studenti ormai professionisti affermati.
Il corso di laurea è infatti strutturato in tre anni di corso con obbligo di frequenza ed è una facoltà a numero chiuso. Ogni anno a settembre ci sono i test di ingresso ed è possibile prepararsi con dei corsi propedeutici organizzati da Upo.
“Siamo orgogliosi di essere tra i pochi atenei ad aver svolto i tirocini in presenza anche nel periodo della pandemia. Questo grazie alla vicinanza e al forte legame con l’ospedale di Fossano” ha sottolineato Marengo.