Continuano a scendere, sia pure leggermente, i numeri della pandemia in Piemonte e in provincia di Cuneo nella settimana dal 10 al 17 maggio. Calano ancora gli attualmente positivi (-20%) e cala la media settimanale dei nuovi contagi ogni 100 mila abitanti: in Piemonte sono 334 (erano 374 sette giorni fa), in provincia di Cuneo sono 352 (erano 357 sette giorni fa), a fronte di una media nazionale anch’essa in discesa, di 431 contro i 494 di martedì scorso.
La conseguenza di questi numeri è una riduzione, anche piuttosto consistente, dei ricoveri Covid ordinari negli ospedali della regione, che diminuiscono del 14,4% in una settimana. Ora sono 530 contro i 619 di martedì 10 maggio, con una percentuale di saturazione del 7,8% (la media italiana è dell’11,6%). La stessa tendenza non si osserva invece per i ricoveri in terapia intensiva che salgono di 4 unità (da 19 a 23) per una percentuale di occupazione del 3,7% (la media italiana è del 3,4%). Sostanzialmente stabili invece i decessi: 32 questa settimana contro i 33 della settimana precedente. Il totale è di 13 mila 394.
Il focus settimanale della Regione ci dice anche che sono oltre 160 mila le quarte dosi di vaccino somministrate in Piemonte (che rappresentano circa il 4% della platea vaccinabile) e 307 mila gli sms di convocazione già inviati dalle Asl a tutti coloro che hanno maturato i tempi per riceverla tra le categorie autorizzate a livello nazionale. È il numero più alto in Italia. Seguono la Lombardia con 103 mila, l’Emilia con 86 mila, il Lazio con 53 mila, la Toscana con 34 mila, la Campania con 24 mila e via via tutte le altre. In particolare 233 mila degli sms inviati in Piemonte sono stati recapitati agli over 80 e 73 mila ai fragili over 60 con specifiche patologie, ovvero circa l’80% della platea piemontese a cui, al momento, può essere somministrato il secondo booster.
La risposta - dicono dalla Regione - continua a essere positiva: più del 70% degli over 80 che hanno ricevuto l’appuntamento lo ha rispettato, presentandosi per ricevere la quarta dose. Ma se il Piemonte, tutto sommato, risponde bene (è la prima regione in Italia), l’andamento della campagna a livello nazionale non è altrettanto efficace e fa parlare di “flop” sul punto settimanale del Sole24Ore.