Il maxi-allevamento intensivo all’Isola non si fa: e, forse, non si fa neppure quello più piccolo, per il quale era stata chiesta l’autorizzazione in Comune. Una buona notizia per quanti si sono battuti contro la realizzazione della struttura, di cui si denunciava il forte impatto ambientale che avrebbe avuto sulla frazione di Bene Vagienna. Ma una notizia che si diffonde insieme con una nuova polemica: in una nota, i residenti che hanno creato il gruppo “Isola2021” denunciano che non è stata disposta una “sospensiva” per i lavori e invitano l’Amministrazione del sindaco Ambrogio a non rivendicare come un proprio merito il “no” al progetto.
“No” che, di fatto, era già sicuro dopo la pubblicazione del verbale della seconda Conferenza dei servizi svoltasi sul tema, da cui giungeva un parere appunto negativo: lo scorso 10 maggio, all’Albo pretorio della Provincia è comparsa in aggiunta una determinazione firmata dai dirigenti Alessandro Risso e Luciano Fantino, in cui viene espresso “giudizio negativo di compatibilità ambientale”. Per “Isola2021” è una vittoria, anzi una doppia vittoria: “La decisione finale della Conferenza dei servizi mette nero su bianco che la determina «costituisce chiusura di tutti i procedimenti finalizzati al rilascio di autorizzazioni, concessioni, nulla osta o atti di assenso comunque denominati che confluiscono nel procedimento unico e che siano di competenza della Pubblica amministrazione»: ne consegue che anche l’originario permesso di costruire per la quantità di 29.800 capi viene meno”.
Il “caso” dell’allevamento di Isola è esploso proprio dalla contraddizione fra il permesso di costruire ottenuto dal Comune, per una struttura di 29.800 polli, e le carte presentate in Provincia, che ne autorizzavano una da 106mila capi. Il gruppo “Isola2021”, oltre a denunciare l’impatto ambientale del maxi-allevamento, segnalò questa anomalia in un ricorso presentato al Tar. Se in un primo momento i rapporti di “Isola 2021” con l’Amministrazione comunale erano tesi - il Municipio veniva accusato di non aver vigilato sul reale obiettivo delle aziende coinvolte nella costruzione dell’allevamento -, in seguito le parti hanno lavorato per lo stesso obiettivo: in particolare, l’impegno del sindaco Ambrogio, che ha più volte incontrato i residenti di Isola, è stato decisivo per l’apertura - affatto scontata - di una seconda Conferenza dei servizi che ha espresso parere negativo sul progetto dell’allevamento, ribaltando l’esito della prima. Si è giunti poi alla determina dei giorni scorsi, di cui l’Amministrazione comunale ha dato notizia ai giornalisti con una nota: “Grazie all’intervento del sindaco - si legge -, è arrivato il diniego alla costruzione dell’allevamento di polli all’Isola da 106mila capi”.
Dunque, tutto bene quel che finisce bene (almeno dal punto di vista di quanti sono contrari all’allevamento)? Affatto.
“Isola2021” si rivolge all’Amministrazione comunale con toni duri: “Attribuirsi il merito, come unico artefice, della bocciatura del procedimento non ci pare corretto da parte di chi aveva fin dall’inizio intrapreso una strada diversa con posizioni alquanto distanti - si legge nella nota -. Tutti ricordano infatti il primo incontro avvenuto con i residenti di Isola, in cui alcuni rappresentanti dell’Amministrazione comunale, accompagnati dal dottor Massimino in qualità di responsabile del progetto, avevano dapprima dichiarato di non saperne niente e poi confermato la legittima esistenza di un progetto da oltre 80.000 capi (così il sindaco) o rassicurato gli intervenuti che in ogni caso era tutto regolarmente autorizzato e verificato (il consigliere Beccaria). Così ben controllato che nessuno degli intervenuti per conto dell’Amministrazione comunale si era accorto che il progetto esposto dal tecnico Massimino e dal sindaco era quasi quattro volte più grande di quanto autorizzato dalla Commissione edilizia; salvo poi, in un secondo momento, fare un passo indietro quando i cittadini hanno cominciato a capire che non tutto era così ovvio chiaro e verificato. Questo semplicemente per rimarcare che quanto fatto dal Comune nella Conferenza dei servizi altro non è che l’operato di un’Amministrazione che, sulla spinta fortissima di alcuni cittadini, ha cercato di ovviare agli errori fatti ed alla superficialità con la quale aveva affrontato la disamina del procedimento. Basti pensare che alle prime due conferenze dei Servizi, così come sottolineato nei verbali della Provincia, il Comune non aveva inspiegabilmente partecipato”.
Altro tema sollevato da “Isola2021” è il nodo dei lavori tuttora in corso: “Ora la nostra speranza è che sull’onda della recente determina si faccia avanti chi veramente, e non solo a parole, abbia voglia di interessarsi della situazione e compia i dovuti passi verso una soluzione giusta. Considerato che, pur essendo giunti l’annullamento delle autorizzazioni della prima Conferenza dei servizi, il parere negativo del verbale al termine della Conferenza del 18 gennaio 2022 ed il definitivo diniego delle autorizzazioni, i lavori di costruzione sono sempre inspiegabilmente proseguiti senza che nessuna autorità si sia impegnata a far valere almeno una «logica» sospensione degli stessi. Riteniamo che purtroppo la strada sarà ancora lunga; ma noi, supportati in modo incredibile dai concittadini, siamo pronti a percorrerla fino in fondo”.