“C’è poca acqua, attenti alle vostre abitudini”

Appello dell'Ato 4 Cuneese, che affronta il problema della recente siccità e degli effetti del cambiamento climatico

Un nuovo appello ad usare l’acqua con parsimonia, lungo un periodo segnato da forte siccità, che le precipitazioni degli ultimi mesi hanno soltanto mitigato. Ad intervenire, denunciando che gli acquedotti locali sono stati messi “in seria crisi” dalla mancanza di pioggia e neve, è, in questo caso, l’Ato 4 Cuneese, ovvero l’ente di governo del Servizio idrico integrato nella Granda. L’invito – diffuso anche sui social network – è a “ridurre, ove possibile, la quantità di acqua utilizzata quotidianamente”.

La campagna di sensibilizzazione invita, come si è già fatto in analoghe iniziative, a riflettere sulle proprie abitudini: “Sono molti i gesti abitudinari compiuti da tutti noi, spesso senza pensarci, che contribuiscono allo spreco di questa importante e purtroppo limitata risorsa rappresentata dall’acqua – spiegano dell’Ato 4 –. Insaponarsi sotto la doccia o spazzolare i denti con il getto sempre aperto, fare la lavatrice anche quando non è piena, lavare sovente l’auto, sciacquare frutta e verdura sotto il rubinetto anziché in una bacinella, sono solo alcuni esempi di azioni quotidiane che potremmo evitare senza troppa fatica e con importanti risultati di risparmio idrico».

Un recente studio dell’Arpa Piemonte sugli effetti del cambiamento climatico sulle risorse idriche ha messo in luce come l’aumento generalizzato delle temperature, la diminuzione degli apporti nevosi nelle zone alpine, le scarse ma violente precipitazioni che riducono i processi infiltrativi porteranno, insieme con i lunghi periodi di siccità, ad una progressiva riduzione delle portate delle sorgenti. “La rete dell’acquedotto delle Langhe e delle Alpi Cuneesi, con i suoi 650 chilometri di lunghezza, è alimentata da cinque sorgenti carsiche – continuano dall’Ato 4 –. Dobbiamo intervenire tempestivamente cercando di fare del nostro meglio per non peggiorare ulteriormente la situazione, collaborando tutti insieme per ridurre al minimo gli sprechi d’acqua e preservare così il nostro futuro. Per questo invitiamo tutti ad osservare comportamenti responsabili e ad aiutarci nella diffusione del messaggio”.

Il cambiamento climatico in atto ha già un impatto sulle pianure cuneesi in termini di quantità, qualità e stagionalità della risorsa idrica, con implicazioni dirette sui regimi di deflusso lungo i corsi d’acqua, sui rischi naturali e sulla disponibilità di acqua. Tali implicazioni, a loro volta, hanno conseguenze negative sulla produzione di energia idroelettrica, sull'agricoltura e sulle attività agro-pastorali, sulla silvicoltura, sugli ecosistemi in generale, sul turismo e sulle strutture ed infrastrutture umane.