“In pochi mesi denunce per 1 milione 700mila euro”

L'appello della Polizia postale di Cuneo: "Fate attenzione alle truffe on line, soprattutto il «falso» trading"

La Questura di Cuneo

Attenti al falso trading on line. Questo, in estrema sintesi, l’appello della sezione Polizia postale e delle comunicazione di Cuneo, che nei primi mesi del 2022 ha raccolto denunce per 1 milione e 700mila euro. Molti italiani investono i loro risparmi su piattaforme on line che, a fronte di spese di gestione basse o perfino nulle, promettono ingenti guadagni, ma l’assenza di controlli da parte di “reali” promotori finanziari o istituti di credito offre un ampio margine di azione a truffatori che, fingendosi investitori e sfruttando l’anonimato, si propongono come intermediari:  per ingannare le loro vittime, i malintenzionati sfruttano nomi di grandi gruppi industriali (di recente circola un messa che sembra provenire da Amazon) o effettuano telefonate con prefissi internazionali (ad esempio, +44 e +225).

“I falsi messaggi - spiegano dalla Questura di Cuneo - prospettano alla vittima investimenti in Bitcoin e materie prime con ingenti guadagni, spesso partendo dalla cifra di 200 o 250 euro che si possono investire attraverso specifiche applicazioni da installare per mezzo di link inoltrati dai truffatori stessi: segue la richiesta di installare programmi per il controllo a distanza del pc. I truffatori spingono successivamente le vittime ad effettuare bonifici sempre più elevati, solitamente all’estero; in altri casi, vengono utilizzati come «pedine di transito» alcuni inconsapevoli clienti che, a fronte di un immediato guadagno, investono delle cifre direttamente sui conti di altre vittime, che forniscono volontariamente le proprie credenziali bancarie, pensando di ricevere parte dell’investimento effettuato”. La Polizia postale raccomanda quindi di “diffidare di simili messaggi; di non inoltrare documenti d’identità, dati personali e selfie; di avvisare le Forze di polizia o il proprio Istituto bancario” : “È determinante - proseguono gli agenti - mantenere alta l’attenzione, diffidando di facili guadagni, prendendosi sempre il tempo necessario per effettuare le verifiche e ricordando che i truffatori per confezionare i loro progetti utilizzano strategicamente la fretta come elemento condizionante per ridurre i dubbi e i conseguenti controlli”.

Analogamente, occorre mantenere alta l’attenzione sulle campagne di phishing, diffidando - in particolare - di messaggi che informano su eredità donate dall’estero e su indagini a proprio carico: ancora la Polizia ricorda a riguardo che “le Forze dell’Ordine non contattano mai direttamente i cittadini con e-mail o messaggi per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali”.