Lo stabilimento Colussi di Fossano torna alla normalità. Anzi, è già tornato, con qualche settimana di anticipo rispetto a quanto si prevedeva.
L’azienda annuncia infatti che non sarà riconfermata la Cassa integrazione ordinaria, a cui si è fatto ricorso in questi ultimi mesi. E se sulla carta la data oltre la quale il sito non farà più uso di tale strumento è il 28 maggio, di fatto in via Torino si lavora a pieno regime già in queste settimane.
Contattata da “la Fedeltà”, Colussi aveva presentato “il percorso di Cassa integrazione ordinaria” come “una misura temporanea”, legata “all’incremento dei costi energetici e delle materie prime”: anche i sindacati avevano mostrato un certo ottimismo, segnalando come la situazione apparisse sotto controllo. Ancora Colussi aveva confermato di considerare Fossano un sito “centrale nell’ambito della strategia industriale del Gruppo”.
Quello di via Torino, peraltro, è il polo del Gruppo specializzato nella produzione della pasta: non si dimentichi, a riguardo, che Colussi è proprietaria del popolarissimo marchio Agnesi. Di recente, c’è stata inoltre una svolta “green”: la stessa pasta Agnesi arriva ora sugli scaffali di supermercati e negozi avvolta in un incarto non di plastica ma compostabile, che può dunque essere smaltito nell’«umido».
Una parziale riduzione della Cassa integrazione ordinaria nello stabilimento fossanese era prevista per maggio, mentre il ritorno alla piena operatività doveva scattare a giugno; ma è andata meglio del previsto. Ovviamente, permane un atteggiamento di cautela dovuto al momento anomalo che l’Europa sta vivendo, travolta prima dalla pandemia di Coronavirus e poi dalla guerra in Ucraina.