Sono quattro le richieste che l’Associazione provinciale cuneese delle Case di riposo pubbliche e private, le Diocesi di Cuneo, Fossano, Alba, Saluzzo, Mondovì, Pinerolo e la Diaconia valdese Valli Torre Pellice avanzano alla Regione Piemonte per fronteggiare la crisi economica in cui versano le residenze per anziani, per le conseguenze del Covid e della crisi energetica. Consistono in “un intervento economico urgente e straordinario per far fronte all’eccezionale aumento dei costi relativi alle forniture energetiche ed ai dispositivi di sicurezza per l’emergenza Covid-19, oltre quanto già sottoscritto nell’accordo dello scorso 10 maggio; nell’adeguamento Istat delle rette riconosciute dalla Regione alle Rsa, bloccate dal 2013, ben oltre il 3,9% in fase di deliberazione da parte della Regione; nell’incremento del budget per aumentare il numero dei posti letto in convenzione, con conseguente vincolo di destinazione di spesa; nell’esclusione dal calcolo della tariffa, per le famiglie che pagano la retta intera (che sono circa il 57% del totale), del costo del direttore sanitario e del personale sanitario”.
Le richieste sono state condensate in un documento indirizzato al presidente Alberto Cirio, all’assessore alla Sanità Luigi Icardi e all’assessore alla Programmazione socio-assistenziale e socio-sanitaria Maurizio Marrone all’indomani del triplice appuntamento di lunedì 30 e martedì 31 maggio a Cuneo, ad Alba e a Pinerolo, rivolto a sindaci e assessori di Comuni che ospitano Case di riposo. Giovedì 9 giugno avranno modo di discuterne con il presidente della Regione Alberto Cirio che ha dato la disponibilità a incontrarli.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 8 giugno