Cuneo e Savigliano al ballottaggio. Mondovì risceglie il “patto civico”

Elezioni: Patrizia Manassero e Antonello Portera in testa. Luca Robaldo sindaco al primo turno

Elezioni Comunali

Erano 126.681 gli elettori chiamati al voto per rinnovare sindaco e Consigli comunali in 19 Comuni della Granda. Poco più di uno su due (il 55,50%) ha scelto di esercitare il suo diritto-dovere (come si diceva una volta). Oltre il 5% in meno della tornata precedente, quando si recò alle urne il 60,85% degli elettori. È il filo comune che lega le elezioni di domenica 12 giugno. Ed è il segno di una progressiva dissafezione degli elettori alla vita politica, anche di quella amministrativa, la più vicina e “misurabile” dai cittadini.

Sui 19 Comuni al voto, c’erano anche tre delle sette sorelle: Cuneo, Savigliano e Mondovì. In un solo caso, a Mondovì, i giochi sono già fatti. Luca Robaldo ha infatti superato il 50% (52,52%), ragion per cui non ci sarà bisogno di ballottaggio tra 15 giorni. Il nuovo sindaco è espressione del patto civico, con ascendenze “costiane”, che ha guidato gli ultimi cinque anni (con Paolo Adriano, non più ricandidato), e ha doppiato gli esponenti del centro-destra (Enrico Rosso al 25,81%) e del centro-sinistra (Enrico Ferreri al 21,67%).

La vittoria al primo turno non è riuscita invece a Patrizia Manassero a Cuneo, erede dell’amministrazione Borgna. L’ex senatrice Pd ha tuttavia scavato un ampio margine rispetto ai suoi antagonisti raccogliendo il 46,99% delle preferenze. Al ballottaggio, per una rimonta ai limiti dell’impossibile, la sfiderà Franco Civallero, centro-destra, che si è fermato al 19,93%. Gli altri: Luciana Toselli (sinistra beni comuni) 16,41%, Giancarlo Boselli (indipendente) 7,74%, Giuseppe Lauria (Italexit) 6,74%, Silvia Laura Cina (M5S) 1,68%, Juan Carlos Cid Esposito (verità sui vaccini) 0,51%.

È ballottaggio anche a Savigliano tra il civico ex grillino Antonello Portera al 35,02% e Gianfranco Saglione, esponente del centro-sinistra, al 28,67%. Fuori dai giochi il centro-destra con Gianluca Zampedri al 22,86% e il sindaco uscente Giulio Ambroggio al 13,45%. Con questi risultati, vacilla la stagione di governo del centro-sinistra, alla guida della città del pendolino dal 1995, ma arrivata divisa all’ultimo appuntamento con le urne. Anche sommando i voti di Ambroggio e Saglione, tuttavia, il 50% è un orizzonte oggi lontano.

Riscuoteva interesse anche la partita elettorale a Borgo San Dalmazzo e Racconigi, tra le dieci città più popolose della Granda, ma che si giocava su un turno unico vista la popolazione inferiore a 15 mila abitanti. A Borgo ha vinto una donna: Roberta Rabbione, ex vice-sindaca, con il 47,15% battendo, tra gli altri, l’ex sindaco Pier Paolo Varrone (dal 2002 al 2012) al 32,57%. È una delle tre elette di questa tornata. Le altre sono la senatrice Monica Ciaburro ad Argentera e Iole Caramello a Frabosa Soprana. A Racconigi la sfida più emozionante. Se l’è aggiudicata il riconfermato Valerio Oderda (Fratelli d’Italia) con il 50,40% dei voti contro Patrizia Gorgo (Pd) al 49,60%. Tra i due, la differenza di soli 38 voti: 2423 a 2.385.

Su "la Fedeltà" di mercoledì 15 giugno