C’è un sogno che Mauro Capraro e il direttivo dello Svaf vorrebbero veder realizzato a Fossano a beneficio degli anziani autosufficienti. È quello di una struttura con mini-alloggi e servizi comuni (portineria, lavanderia, mensa, assistenza sanitaria), modulabili su richiesta, che sostengano la loro autonomia ritardandone il declino fisico e psicologico, responsabili dell’ingresso precoce nelle Case di riposo. “Ci sono tanti esempi in Italia - afferma il presidente Svaf -. Penso a quello delle residenze protette del Centro Don Vecchi, a Mestre. Non sarebbe impossibile immaginarle, anche a Fossano. Ci sono immobili vuoti e abbandonati che si potrebbero prestare al bisogno: in centro storico, perché vicini ai principali servizi, meglio ancora se collegati o di pertinenza delle Case di riposo. Abbiamo - Fossano ne è particolarmente ricca - una rete diffusa di volontariato dedicato agli anziani, che potrebbe contribuire a sostenere l’iniziativa e ad alleviarne i costi di gestione. Oggi, poi, ci sono anche risorse extra: quelle del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Quel che manca, al momento, è un’Istituzione che ci creda e che dia avvio all’operazione assumendosi il ruolo di coordinamento e di regìa”.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 15 giugno