Matteo alla conquista della sua autonomia

Borsa di studio per lo studente dell’Alberghiero con la sindrome di Down

Dopo due anni di Dad la ripresa delle lezioni in presenza ha rappresentato per i ragazzi un ritorno alla vita, alla socialità, alla relazione. Una ritrovata normalità che ha un peso maggiore se a viverla è un ragazzo come Matteo affetto dalla sindrome di Down. Matteo, 19 anni ad agosto, ha concluso il quarto anno dell’Istituto Alberghiero Giolitti di Mondovì viaggiando ogni giorno da Trinità dove vive con i genitori e i fratelli Giulia e Danilo. “Finalmente quest’anno le lezioni e le attività si sono svolte di nuovo in presenza, e per Matteo è stato molto importante” dice la mamma. Importante perché in questo anno Matteo, grazie alla sua grinta, all’impegno ma anche alle tante persone che gli sono vicine ha ottenuto molte soddisfazioni. “Matteo è un ragazzo espansivo - racconta la mamma - ma ha anche bisogno di essere spronato e accompagnato. Tra alti e bassi è riuscito a vivere belle esperienze e grandi soddisfazioni. Ha partecipato a un concorso di pasticceria a Termoli; non ha vinto ma per tutti noi è già stata una vittoria l’esserci andato e aver presentato il suo dolce. Ha ricevuto inoltre una borsa di studio per l’impegno e la partecipazione anche ad attività extra scolastiche. Inoltre, è anche testimonial della campagna «5xmille della Fondazione Cucine colte», il progetto del catering inclusivo «BundaMangé» per sviluppare progetti di inclusione degli alunni”. Dopo lo stage estivo dello scorso anno alla gastronomia “Gastrò 18” di Cuneo, gestita da Gennaro Spadaro e sua moglie Donatella, Matteo ha continuato nei fine settimana l’alternanza scuola-lavoro a Cuneo. Con la fine della scuola ha ripreso lo stage che proseguirà per tutta l’estate. “Per Matteo è importante trovare persone che credono in lui, che lo aiutano e spronano a fare di più - dice la mamma -. All’Alberghiero di Mondovì, alla gastronomia di Gennaro abbiamo trovato tutto questo. Persone che sanno vedere i pregi e i difetti di Matteo, che sanno stimolarlo e accoglierlo facendolo sentire parte della squadra. Grazie a queste persone Matteo cresce acquisendo fiducia in se stesso e sviluppando autonomia. Quest’anno ha iniziato anche ad andare a Cuneo ogni giorno da solo in treno, al ritorno, anche per il caldo, lo vado a riprendere. Tante esperienze e conquiste che Matteo vive grazie a tutte le persone che gli sono vicine e credono in lui. Grazie di cuore!”.