Accelera la crescita della curva epidemica in Piemonte, anche se in misura minore rispetto al resto dell’Italia. Lo certificano il totale dei positivi cresciuti di quasi il 25% nell’ultima settimana (21-28 giugno) e, soprattutto, la percentuale di nuovi contagi sui tamponi: in pratica, su 4 tamponi fatti 1 è positivo (22,8%). Cresce anche l’incidenza, cioè il numero di nuovi casi ogni 100.000 abitanti in 7 giorni: in Piemonte è salita da 285 a 443 (in provincia di Cuneo a 294), anche se, a fronte del valore nazionale di 613, si conferma il più basso in Italia assieme alla Valle d’Aosta. L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 28 giugno si attesta al 4.7% (con 319 posti Covid occupati), e quella delle terapie intensive (11 persone) all’1,8% (i valori nazionali sono rispettivamente al 9,4% e al 2,4%).
Stiamo un po’ meglio, dunque, rispetto al resto dell’Italia, ma l’epidemia ha subito una decisa accelerazione. E probabilmente, come si legge nell’analisi settimanale del Sole24Ore online, i dati ufficiali esprimono valori sottostimati rispetto alla realtà. Tre le motivazioni principali: “il ricorso crescente ai tamponi ‘fai da te’, il cui risultato non viene comunicato e quindi recepito dai numeri ufficiali”; il basso numero di test eseguiti; “l’altissimo valore raggiunto dall’indicatore positivi/tamponi totali che continua a mantenersi sopra quota 20%, un evento che raramente si è verificato dopo la fine della prima ondata del 2020”.
Insomma, il virus non teme il caldo e spinge i contagi anche in Granda. Negli ultimi 7 giorni, tranne a Savigliano, si registrano numeri in crescita in tutte le principali città, a partire da Fossano che sfonda quota 100 e sale a 117 (+28); seguono Cuneo 452 (+40), Alba 181 (+43), Bra 102 (+24), Mondovì 218 (+6), Saluzzo 72 (+9).
