La pioggia di mercoledì concede all’agricoltura cuneese una decina di giorni di tregua dalla sete, senza però cambiare le sorti di un’annata segnata dalla siccità. È quanto ricorda Coldiretti Cuneo nel tracciare un bilancio dell’ondata di maltempo che ha interessato il territorio provinciale con nubifragi, vento forte e anche grandine a macchia di leopardo.
“La perturbazione di ieri ha portato piogge intense soprattutto nelle zone montane, pedemontane e collinari - spiegano i tecnici di Coldiretti Cuneo - dove sono caduti mediamente tra i 40 e i 60 millimetri, una vera manna dal cielo, mentre nelle zone di pianura l’apporto d’acqua è stato in generale scarso, con una media di 5-10 millimetri, del tutto insufficienti a rimpiazzare un intervento irriguo”.
Alcune grandinate localizzate e bufere di vento hanno colpito la zona tra Verduno e La Morra, l’Albese e la Valle Varaita al confine con la Francia, senza però gravi ripercussioni per campi, prati e vigneti. Hanno beneficiato della pioggia, caduta per molte ore, soprattutto i nuovi impianti di vite e nocciolo in sofferenza per la scarsità d’acqua, così come il mais di secondo raccolto.
“È una pioggia che dà respiro alle colture per almeno una settimana - dichiara Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo -, ma non salva di certo un’annata come quella che stiamo vivendo, con un bilancio idrologico in rosso a causa della grave carenza di riserve a monte. Resta prioritaria l’esigenza di accelerare sulla realizzazione di un Piano per i bacini di accumulo, poiché solo in questo modo riusciremo a garantirci stabilmente in futuro l’acqua necessaria per l’agricoltura e non solo” .