Celebrati oggi ad Entracque i pensionati attivi in agricoltura

In occasione della 24esima Giornata provinciale dell’Associazione Pensionati

Da Sinistra Cavallino Ambrogio Nada Delbosco Porcu

Sono 26.000 i pensionati cuneesi che restano protagonisti attivi nelle aziende agricole di famiglia, offrendo solide basi per la crescita della nostra agricoltura. È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo in occasione della 24esima Giornata provinciale dei Pensionati che si celebra oggi a Entracque, in valle Gesso, con oltre 400 pensionati Coldiretti da ogni angolo della Granda.
In più di 1 impresa agricola su 4 – secondo un’indagine Ixè commissionata dal Patronato EPACA di Coldiretti – lavorano in modo occasionale o continuativo degli ultrasettantenni che, con la loro esperienza, arricchiscono di insegnamenti utili le giovani generazioni chiamate a prendere in mano le redini delle aziende. Gli anziani sono ambasciatori di cultura contadina – evidenzia Coldiretti Cuneo – custodi di tradizioni, portatori di un bagaglio di valori irrinunciabile per i più giovani, oltre ad essere esempio di tenacia, impegno instancabile e attivismo.
E proprio l’attivismo dei “senior” non è mancato oggi, in una giornata di convivialità inaugurata dalla Santa Messa officiata dal Vescovo di Cuneo e Fossano, Mons. Piero Delbosco, che ha ricordato i princìpi e gli ideali di un’esistenza scandita dai ritmi della terra e il valore della terra stessa, “da non violentare mai”.
Alla giornata hanno partecipato i dirigenti e funzionari di Coldiretti Cuneo, il Presidente dell’Associazione regionale Pensionati Pier Luigi Cavallino e il Presidente dell’Associazione provinciale Pensionati Dino Ambrogio, affiancato dai Vicepresidenti Elsa Bonamico e Giancarlo Sevega.
“Dopo due anni in cui abbiamo dovuto sospendere la Giornata dei Pensionati causa pandemia – dichiara il Presidente Ambrogio – l’appuntamento di oggi acquista un valore simbolico ancora più importante. Torniamo finalmente a celebrare il duro e prezioso lavoro dei nostri soci pensionati, protagonisti della rinascita agricola del Dopoguerra. A loro va il nostro grazie per essere il punto di riferimento per la famiglia, per la Coldiretti e per il buon funzionamento delle imprese agricole”.
“La nuova agricoltura, che concilia innovazione e tradizione, non può rinunciare al prezioso patrimonio dei nostri pensionati: i giovani imprenditori e le generazioni future non possono fare a meno di queste grandi persone che, nonostante la pensione, continuano a dare il loro contributo e a preservare i territori. È indispensabile, quindi, che le Istituzioni mettano in atto politiche che tutelino seriamente l’autonomia personale anche mediante migliori e più accessibili servizi di assistenza. Non può che starci a cuore la salute, la prevenzione e la sicurezza dei nostri pensionati, oltre all’assicurare loro delle pensioni adeguate” evidenzia Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.
“La festa di oggi si conferma un grande momento di incontro e confronto con i nostri soci, elemento fondante dell’azione di Coldiretti. I pensionati sono un modello per i nostri giovani, per la dedizione, l’orgoglio, ma anche per la fedeltà alla nostra Organizzazione, perché negli oltre 70 anni di storia Coldiretti, se abbiamo potuto realizzare risultati importanti è stato grazie alla mobilitazione quotidiana di ognuno di loro” rimarca il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu.