L’Aida del Gomalan Bass Quintet incanta il pubblico della FFm

Gomalan Brass Ph. Costanza Bono
Foto Costanza Bono

È il caso di dire buona la prima per la stagione “Musica d’Estate” della Fondazione Fossano Musica. Dopo i primi concerti estivi a conclusione dei percorsi didattici di OrchestranDO, del “Jazz a Grandi linee”, del progetto Pop e di “Una voce sola” programma dedicato al coro di voci bianche insieme ai Rebel Bit, giovedì 23 giugno è iniziato il programma estivo “Musica d’Estate” con concerti eseguiti da musicisti ospiti.
A tagliare metaforicamente il nastro della kermesse il Gomalan Brass Quintet, quintetto di ottoni composto da Marco Pierobon e Francesco Gibellini alle trombe, Nilo Caracristi al corno, Gianluca Scipioni al trombone e Stefano Ammannati alla tuba.
Fiore all’occhiello del repertorio del Gomalan Brass Quintet, il progetto Aida è la grande sfida che lanciano all’inespugnabile fortezza della lirica: cinque musicisti in abiti di scena suonano, cantano, interpretano, recitano, ballano l’opera, trasformandosi di volta in volta in Aida, Radames, Amneris, Il Faraone, Amonasro, in un rapido susseguirsi di arie, musica e prosa. Non per ridicolizzare un capolavoro, ma al contrario per renderlo fruibile e comprensibile a chi non lo conoscesse (bambini compresi) o per farlo apprezzare ancora di più a chi ne sapesse già decodificare linguaggio e intenzioni. Quattordici deliziosi arrangiamenti di Marco Pierobon per quintetto d’ottoni dell’opera verdiana (preludio, marcia trionfale, ballabili, arie e duetti), collegati tra loro da scene mimate che introducono le arie e accompagnano l’ascoltatore nella fitta trama della vicenda. La regia teatrale, curata da Sabrina Morena, coniuga l’esecuzione musicale all’azione teatrale, in un gioco che si compone di quadri mimici che rimandano al cinema muto, e di momenti puramente musicali in cui i musicisti si muovono e agiscono come i personaggi dell’opera. Musica, danza e mimo sono gli ingredienti di questo divertissement al contempo comico e serio.
E il pubblico ha dimostrato di apprezzare questa brillante e inedita versione dell’Aida, capace di mantenere in perfetto equilibrio la spinta comica e l’altissimo livello musicale, e ha richiesto a gran voce e con sonori applausi il bis. Per accontentare il pubblico, però, il Gomalan Brass Quintet ha scelto di non limitarsi a tirare fuori dal cilindro una normale ripetizione di brani già eseguiti, ma ha entusiasmato ancora di più il pubblico, spiazzandolo con la scelta di un grande omaggio al Maestro Ennio Morricone.
“Virtuosismo capacità tecnica, musicalità, espressività. Il Gomalan è un punto di riferimento per chiunque ambisca a fare della musica una professione – ha detto il direttore della FFM Gianpiero Brignone -. Hanno studiato gli aspetti scenici dell’Aida nei minimi dettagli, sanno tenere il palco, interagire con il pubblico senza essere mai fuori luogo. Tutto questo è tenuto insieme da una capacità esecutiva strabiliante, suonano per un’ora e mezzo a memoria senza sbavature a livelli altissimi. È anche una sorpresa per chi non è musicista perché scopre nel corso del concerto la potenzialità insolita di questi strumenti, gli ottoni. È uno dei migliori quintetti di ottoni in Europa e questo si vede e si sente”.