Ferie di Augusto, edizione 2022

Quattro spettacoli in cartellone per il festival teatrale al sito archeologico di Bene Vagienna

Sold out anche per l'ultimo spettacolo delle

All’inizio del festival, che si svolge a luglio, non manca molto; il viaggio nel tempo che gli spettatori vivranno sarà, invece, molto esteso. A Bene Vagienna stanno per cominciare le “Ferie di Augusto”: se le condizioni meteorologiche non lo impediranno, gli spettacoli saranno proposti al teatro romano nel sito archeologico di frazione Roncaglia, che tornerà così ad avere, per alcune settimane, la funzione che aveva più o meno due millenni fa quando l’Augusta bagiennorum, insediamento da cui nei secoli successivi si sarebbe sviluppata la stessa Bene Vagienna, era una fiorente città. Quattro gli spettacoli in cartellone, che permetteranno di riscoprire alcuni classici del teatro (e non solo: c’è un’orazione di Cicerone che si trasforma in pièce). Il festival è organizzato dall’Amministrazione comunale di Bene Vagienna insieme con “Torino spettacoli” che ne ha la direzione artistica, l’associazione culturale “Amici di Bene”, la Soprintendenza archeologica del Piemonte, la Direzione regionale Musei del Piemonte, il parco del Marguareis, Archea, la caffetteria Ravera e le Atl di Cuneo e Langhe; ha inoltre il sostegno economico delle Casse di risparmio di Cuneo e Torino.

Dalla “C” di Cicerone alla “T” di Trimalcione
“Pezzi” del grande repertorio del balletto classico e della coreografia contemporanea d’autore, fino al teatro musicale: ecco il “menu” per l’apertura delle “Ferie di Augusto”, sabato 9 luglio quando saliranno sul palco studentesse e studenti del liceo Germana Erba, realtà di Torino a cui “attingono” produttori cine-televisivi e compagnie di danza e prosa di tutto il mondo. “Nuovo galà delle arti performative” è il titolo dello spettacolo, che vuol essere “una scintillante antologia di emozioni di ogni tempo”.
Dalle giovani promesse del teatro all’attore che del teatro (italiano) è stato definito il “grande vecchio”. Per la data successiva del festival, venerdì 15 luglio, sale sul palco il 94enne Piero Nuti: lungo una fortunata carriera che lo ha portato a collaborare con Dario Fo e a partecipare a film e serie televisive, Nuti è diventato un volto noto anche per il pubblico delle “Ferie di Augusto”. In occasione del festival, la sua sfida è abitualmente quella di trasformare in spettacolo opere che non nascono come teatrali: lo ha fatto con l’«Apologia» di Socrate e spesso con orazioni di Cicerone. In questo 2022, Nuti mette in scena il “Pro Archia”, orazione in cui appunto il grande avvocato romano difende un poeta  che rischiava di essere cacciato da Roma. Autore e attore dello spettacolo che propone, Nuti enfatizzerà l’ironia di cui sa servirsi Cicerone; dalla pièce emergerà inoltre il tema, tuttora attuale, della cittadinanza agli stranieri. Al fianco del “grande vecchio”, c’è il giovane Elia Tedesco, un volto anch’esso noto per il pubblico delle “Ferie di Augusto”.
Dal mondo greco-romano a un gigante del teatro italiano: sabato 16 luglio, la compagnia Torino spettacoli metterà in scena “La locandiera” di Carlo Goldoni, per la regia di Enrico Fasella. Al teatro romano si potrà così ritrovare l’indimenticabile personaggio di Mirandolina: volitiva e conscia del suo fascino, la donna rifiuta di concedersi ai pretendenti di rango elevato per impalmare un umile borghese, offrendo un meraviglioso esempio di scontro fra classi sociali e “guerra dei sessi”. Ne “La locandiera” si possono ammirare gli effetti di quella riforma con cui Goldoni rivoluzionò il teatro.
Tanta comicità, infine, nell’ultimo spettacolo in cartellone, sabato 23 luglio. Attraversando un ideale ponte dall’antico al contemporaneo, Filippo Bessone e la ½ Ora canonica rappresentano “Il ritorno di Trimalcione”. Il riferimento è ovviamente al liberto, ricco e rozzo, che lo scrittore latino Petronio tratteggiò nel suo “Satyricon”, un capolavoro dell’età classica: per gli autori dello spettacolo che chiuderà le “Ferie di Augusto”, la figura di Trimalcione diventa uno spunto che permette di raccontare in toni dissacranti la nostra realtà quotidiana. L’esibizione sarà uno squisito esempio di teatro-canzone, con ampio uso del piemontese.

Piero Nuti sul palco di Roncaglia

Altre informazioni
Il costo del biglietto, a persona e per uno spettacolo, è di 10 euro; è possibile abbonarsi per 2 spettacoli a scelta al costo di 12 euro, ed è prevista la riduzione ad 8 per under 26, over 60, gruppi, spettatori convenzionati e abbonati a “Torino spettacoli”. La biglietteria è aperta “in loco”, a partire da un’ora prima di ogni spettacolo; i biglietti possono essere acquistati anche tramite i siti www.torinospettacoli.it e www.ticketone.it. Ulteriori informazioni, prenotazioni e prevendite ai numeri 011.5623800, 011.6615447 e 0172.654969.
L’inizio di ogni spettacolo è fissato alle 21,15. In caso di maltempo, le rappresentazioni si svolgono non al teatro romano di frazione Roncaglia, ma al Palazzetto dello sport in viale Rimembranza.