Dalla Bielorussia a Fossano: tornano dopo due anni i bambini di Chernobyl

Saranno accolti in famiglia per un mese (o due) di vacanza-terapia

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Grande gioia sabato 25 giugno a Malpensa, dove sono atterrati dopo un lungo viaggio, 24 bambini bielorussi che saranno ospiti in Italia per uno o due mesi di vacanza-terapia, lontani da Chernobyl e dalle sue radiazioni. Erano due anni, in alcuni casi anche di più, che non si riabbracciavano con le loro famiglie “affidatarie”: un’emozione che, per il momento, è stata possibile soltanto per alcuni bambini (e alcune famiglie), in attesa che altri possano aggiungersi con la soluzione delle difficoltà di varia natura, dal Covid alla guerra in Ucraina, che hanno reso più difficile lasciare il Paese bielorusso. Tra i 24 ci sono anche tre bambini ospiti a Fossano, i fratellini Dasha, Losha e Dima, accolti presso le famiglie Rossi e Gattino. Una quarta bambina, Alina, è accolta a Carrù, dove sono ospiti altre due bimbe ucraine, rifugiate di guerra. Tutti quanti si sono ritrovati domenica 26 giugno per la cena che si è tenuta al golf club Torre dei Ronchi di Cuneo, organizzata dall’associazione “Aiutiamoli a sorridere” per raccogliere fondi a sostegno dell’accoglienza. Tra i commensali - famiglie, amici e simpatizzanti - c’erano anche la consigliera dell’associazione Elisabetta Parisi e il medico Fabio Moretti, intervenuto per spiegare i danni che ancora discendono dall’esplosione della centrale nucleare, avvenuta nel 1986. Gli organizzatori della serata ringraziano per il sostegno Spaccio degli Occhiali, Chiva’s, Alfe Impianti, Rbm di Marco Barberis, la libreria Le Nuvole, Gabriele Angaramo, Gianuca Viscusi assicurazioni Allianz e Maurizio Fea per i vini.

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