La curva del contagio in Italia si sta piegando: segno che si sta avvicinando il picco della quinta ondata, cui seguirà una fase di plateau. Ma non in Piemonte e nella provincia di Cuneo dove l’onda di Omicron, partita più tardi, è ancora in piena fase ascendente. La buona notizia è che, ciò nonostante, la Granda resta la provincia con il minor numero di nuovi casi ogni 100 mila abitanti (563, secondo la media mobile settimanale) e il Piemonte la seconda regione più “virtuosa” d’Italia con 818 nuovi casi ogni 100 mila abitanti, a fronte di una media nazionale di 1.211.
Sta di fatto che l’andamento del contagio ha comportato in Piemonte la crescita, in una settimana, dei casi attualmente positivi (+9 mila), pur a fronte di un incremento delle guarigioni (+26 mila). Ne consegue anche un aumento delle terapie intensive e dei ricoveri ordinari. In entrambi i casi, peraltro, la saturazione degli ospedali è sotto il primo livello di guardia: al 2,1% per le rianimazioni (la media italiana è al 3,8%, la prima soglia di allarme al 10%), al 7,8% per i posti letto Covid ordinari a fronte di una media italiana al 15,1%, appena al di sopra della prima soglia, mentre Sicilia, Calabria e Umbria sono rispettivamente al 27,4%, 31,3% e 40,2% e destano non poca preoccupazione. Limitando l’attenzione agli ospedali più vicini, infine, Cuneo conta 27 ricoverati ordinari, 7 in terapia subintensiva e 1 in intensiva. A Saluzzo sono 24, a Mondovì 7.
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