“Sette sorelle”, primo incontro tra sindaci dopo la tornata elettorale

Si è parlato di problematiche comuni e di Pnrr

Sindaci 7 Sorelle

La tornata elettorale del 12-27 giugno ha modificato parzialmente la geografia politica delle “sette sorelle” della Granda, ovvero le sette città più popolose della provincia, da sempre in bilico tra collaborazione (su progetti comuni) e spinte campanilistiche. Tre sono oggi guidate da sindaci del Centro-sinistra (Cuneo con Patrizia Manassero, Bra con Gianni Fogliato e Saluzzo con Mauro Calderoni), due da sindaci del Centro-destra (Alba con Carlo Bo e Fossano con Dario Tallone) e due da coalizioni civiche (Mondovì con Luca Robaldo e Savigliano con Antonello Portera), per una ripartizione molto più eterogenea rispetto al recente passato, quando Mondovì era l’unica eccezione alle Giunte di Centro-sinistra.

Sei di loro (mancava soltanto Bra, assente giustificato) si sono ritrovati nel pomeriggio di lunedì 11 luglio a Cuneo, per un primo incontro - convocato dalla neoeletta Patrizia Manassero - durante il quale sono stati discussi temi di stretta attualità, come la grave siccità, e problematiche di più ampio respiro, come la gestione del ciclo dei rifiuti e del ciclo idrico integrato, così come le tematiche prevalenti in tutte le città e legate alle linee di finanziamento del Pnrr.

“Fossano gioca da sempre un ruolo chiave e strategico dal punto di vista geografico e produttivo della provincia di Cuneo - è il commento del sindaco Tallone -. È importante dare continuità al dialogo, affinchè la nostra città riesca ad ottenere il posto che merita anche a livello provinciale. La promessa che ci siamo fatti è quella di incontrarci tutte le volte che ci sono problematiche che coinvolgono tutti i Comuni della Provincia: le «sette sorelle» dovranno dialogare il più possibile anche con i Comuni minori per essere da loro portavoce con enti superiori”.

Su "la Fedeltà" di mercoledì 13 luglio