È morto questa mattina (14 luglio), Lido Riba, nato e cresciuto a Caraglio, ex segretario provinciale del Pci e assessore regionale. Aveva 78 anni, da tempo era malato di tumore. Fra i protagonisti della sinistra in provincia di Cuneo, assunse nel 1983 la carica di segretario provinciale del Pci. Dopo essere stato Consigliere provinciale a Cuneo per dieci anni, nel 1990 venne eletto in Consiglio regionale dove ha svolto diversi ruoli: capogruppo del Pds, assessore all’Agricoltura e alla Montagna e nel 2000 vicepresidente del Consiglio regionale. Per 15 anni è stato anche presidente dell’Uncem (Unione Comuni Montani). Lascia la moglie Luciana Monge e i figli Valeria ed Emiliano. I funerali saranno celebrati sabato 16 luglio, alle 10, a Caraglio.
Numerosi i messaggi di cordoglio. A partire da quello del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: “Il Piemonte si stringe con gratitudine alla famiglia di un uomo innamorato della sua terra e in particolare di quelle straordinarie montagne a cui ha dedicato con tanta passione la sua vita e il suo lavoro ai vertici dell’Uncem”.
Lo ricordano i Consiglieri regionali del Partito Democratico e Paolo Furia, Segretario regionale del Pd: “Lido Riba è stato uno dei protagonisti della vita politica e sociale del Piemonte e con il suo impegno, la sua generosità e la sua passione politica ha contribuito alla crescita e allo sviluppo del nostro territorio. Ricordiamo il suo profondo impegno per valorizzare e rilanciare la montagna, una risorsa viva, capace di offrire occasioni di sviluppo socio-economico e a favore delle filiere alimentari, vitivinicole e del legno. Ma soprattutto ricordiamo l’amore per la politica, la dedizione con cui ha ricoperto il suo ruolo all’interno delle Istituzioni e la sua grande serietà. E’ stato un esponente di spicco del Consiglio regionale piemontese e della sinistra subalpina. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di profondo dolore”.
Anche l'Uncem si unisce al cordoglio dei famigliari. «Lido ha sempre definito Uncem "la mia seconda famiglia" – si legge in un comunicato dal titolo “Ciao Lido” -. La sua carriera politica è stata intensa, piena di impegno, di militanza, di formazione e di risultati. Formatosi nel PCI - "i miei primi percorsi tra le strade di Caraglio a distribuire volantini del partito, a quattro anni", ricordava con emozione -, ha poi creduto nei progetti politici regionali e nazionali del Pds, dei Ds, del Pd. Dal 2005 al 2020 è stato Presidente Uncem Piemonte e per dieci anni Presidente dell'Ipla, Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente, e poi del Formont. Fortissimo l'impegno nelle Amministrazioni comunali, a Caraglio, a Pradleves, negli ultimi due decenni a Ostana, dove ha condiviso il sogno della rinascita.
L'Uncem è la sua Casa. Con Enrico Borghi, Roberto Colombero, Marco Bussone, tutto lo Staff - Marialaura Mandrilli, Bruno Mandosso, Beatrice Giacchetto -, a livello nazionale e regionale, ha operato senza mai fermarsi per la forza, l'identità, lo sviluppo dei territori montani, dei piccoli Comuni, dei paesi. Nel suo libro autobiografico "Un lungo Viaggio" racconta "i paesi, le valli, il partito, la gente". Quattro pilastri del suo operare. Generando comunità. Ci lascia questo: la capacità di unire, di creare coesione e di essere sempre a servizio dei territori, dei Sindaci, della montagna nuova. Nel continuo dialogo. Il suo esempio vive in chi lo ha conosciuto e ora ha il suo testimone. È il comunicato più difficile, la notizia più drammatica per noi. Di una Uncem che è rinata con Lido. Non da solo, ma insieme, dando fiducia a tutti, nell'ascolto e nell'impegno politico che restano e ci guidano».