A 15 anni dalla tragedia del Molino Cordero

Era il 2007: due esplosioni - di un silos e di un’autocisterna - a circa un quarto d’ora l’una dall’altra distrussero il Molino Cordero di Fossano e uccisero cinque lavoratori. Nella mattinata di oggi (sabato 16 luglio), l’Amministrazione comunale ha ricordato la tragedia con una cerimonia, come ogni anno. Una corona di fiori è stata collocata ai piedi del monumento di Paolo Serrau che reca i nomi delle vittime.

“Sono trascorsi 15 anni da quel tragico evento, ma sembra ieri: stamane, prima di recarmi qui, ho parlato con alcuni fossanesi, e tutti ricordano che cosa facevamo il giorno dell’esplosione  - ha detto il sindaco Dario Tallone -. Il numero delle vittime del lavoro è ancora elevato, nonostante gli sforzi e l’impegno degli imprenditori: in questi 15 anni il mondo è cambiato, ma non abbastanza. Siamo tutti di fretta, e gli imprenditori spesso non riescono a trovare manodopera in misura sufficiente”. Giorgio Bergesio, componente del Consiglio comunale di Fossano e senatore nelle fila della Lega, ha confermato come negli ultimi anni sia aumentata la percentuale degli incidenti mortali sul lavoro, causati “dalla stanchezza, da una svista”: “Durante la pandemia di Coronavirus si è puntato sulla salute dei lavoratori, ma è importante investire anche per la sicurezza. Serve, in particolare, una formazione continua e costante; pensiamo che corsi ad hoc dovrebbero essere inseriti anche in certi Istituti di scuola superiore”.

Simona Giaccardi, presidentessa del Consiglio comunale di Fossano e consigliera provinciale, ha affrontato un tema simile, quello della sicurezza stradale: in Granda, il numero di vittime per incidente è elevato. “Con le risorse che abbiamo a disposizione, cerchiamo di dare sempre alle strade un manto adeguato”, ha detto Giaccardi, che ha citato, in aggiunta, il problema della massiccia presenza di cinghiali, spesso “complici” di incidenti stradali.

Le macerie del Molino Cordero sono state abbattute nel 2019; al suo posto, è stato costruito un supermercato. Le vittime della doppia esplosione furono Mario Ricca, Valerio Anchino, Massimiliano Manuello, Marino Barale e Antonio Cavicchioli.